“Quando lo vedo lì, lo pesto” |Minacce per vendere le “bionde”

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24 Febbraio 2016, 18:16

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CATANIA – Piazza Carlo Alberto era il loro territorio. Nessun altro poteva usurpare il monopolio della vendita delle sigarette di contrabbando al mercato di piazza Carlo Alberto a Catania. Le intercettazioni della Guardia di Finanza, pilastro dell’inchiesta Dirty Money coordinata dal pm Alessandro Sorrentino che ieri ha portato all’arresto di cinque persone e all’esecuzione di altre 14 misure interdittive, permettono di ricostruire il modus operandi del gruppo di contrabbandieri capitanato da Santo Marchì, legato agli Sciuto Tigna. In questa indagine, comunque, non è contestata l’aggravante mafiosa.

Le modalità sono, però, quelle dei “picciotti” di mafia: intimidazione e minaccia. Nunzio Russo, uno dei cinque arrestati, durante una conversazione con Giuseppe Masitti (il fornitore ufficiale di bionde) parla di un certo Giovanni che era stato sorpreso a vendere sigarette alla Fiera. Russo promette che se dovesse beccarlo nuovamente in piazza Carlo Alberto lo avrebbe pestato. E dice a Masitti di “avvisarlo”.

RUSSO Nunzio: «…Devi dire a Giovanni, che quando lo vedo di nuovo lì, lo pesto come l’uva, tu avvisalo, come lo sorprendo lì, lo pesto come l’uva!…»
MASITTI Giuseppe: «…Giovanni, Giovanni lavora per…»
RUSSO Nunzio: «…e gli faccio vedere chi sono io, una volta per sempre va bene!?…»

Le intercettazioni permettono anche di “cristalizzare” il volume d’affari del gruppo criminale. E’ Masitti a parlare del guadagno settimanale, che si aggirerebbe intorno ai 1500 euro.

MASITTI Giuseppe: «…Io che sto guadagnando 1500 euro a settimana…»

I fornitori della merce – come è emerso ieri in conferenza stampa – sarebbero lentinesi. A fare da “intermediario” sarebbe Giuseppe Masitti. Il prezzo all’ingrosso per ogni “scatolo” con diverse stecche all’interno è di circa 900 euro. Si poteva arrivare a 1000 per quelle “buone” e ad 800 per le “tinte”. La seconda tipologia è quella di un tabacco trattato e anche nocivo, di bassissima qualità.

MASITTI Giuseppe: «…Perché siccome sono quelle buone…dovessimo accordarci, magari a 900, 950, anche se fosse 1000, sarebbe buono…»

Le fiamme gialle intercettano l’organizzazione di una consegna. Che nella maggior parte dei casi avveniva al Palaghiaccio della Playa.

MASITTI Giuseppe: «…Quante te ne devo portare?

RUSSO Nunzio: «…Ne devi portare 15…Portane 10 di quelle buone e 5 di quelle…»

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MASITTI Giuseppe: «…10 buone e 5 di quelle tinte…va bene  fra un’ora sono lì…»

E Masitti sarebbe intervenuto anche nelle emergenze. Quando mancavano le scorte.

MASITTI Giuseppe: «…Allora…»

RUSSO Nunzio: «…parla..»

MASITTI Giuseppe: «….una per te, una per te ce l’ho, una…»

RUSSO Nunzio: «….Ahh va bene, domani…»

MASITTI Giuseppe: «…una cassa. Zio Nunzio, ma…mi devi consegnare 900 euro, anziché 850, 900…»

RUSSO Nunzio: «….va bene, non ci sono problemi…»

 

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24 Febbraio 2016, 18:16

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