28 Settembre 2020, 20:04
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Professore Antonio Cascio, direttore dell’unità di Malattie Infettive del Policlinico di Palermo, spesso nostro ospite per dirimere dubbi sul Coronavirus, la mascherina va indossata all’aperto?
“Se parliamo dell’ordinanza siciliana, si specifica che la mascherina, all’aperto, deve essere ‘nella disponibilità’”.
A prescindere dall’ordinanza del presidente Musumeci. Serve o no per evitare il contagio?
“Sì, nel momento in cui siamo a meno di un metro e mezzo di distanza da un’altra persona. In quel caso è necessaria”.
E se quest’altra persona è in movimento e magari sta camminando in senso opposto al nostro o ci sta affiancando?
“In quel caso l’utilità è minima come il rischio. Ma se, per esempio, siamo in fila, fermi, e non possiamo stare a un metro e mezzo distanti l’uno dall’altro, bisogna indossarla. Bastano le mascherine chirurgiche; sono più che sufficienti, se siamo bravi”.
Bravi? In che senso?
“Se io e lei mettiamo la mascherina chirurgica, ci proteggiamo molto bene a vicenda ed è difficile che uno dei due, casomai, passi il contagio all’altro. Si è più esposti quando tra due soggetti ravvicinati uno non ha la mascherina. Allora le possibilità di trasmettersi il virus aumentano. Altra cosa importante…”.
Dica.
“Con la migliore mascherina del mondo, se ti starnutiscono o tossiscono in faccia, il virus può arrivare negli occhi e un po’ ovunque e allora siamo indifesi. Perché si mettono in moto le famose goccioline”.
Insomma, abbiamo, tutti noi, una grande responsabilità.
“Grandissima. L’aumento dei casi, in Sicilia, è dovuto molto alla disattenzione dei giovani che hanno trasmesso il virus ai genitori e ai nonni. Ci vuole più attenzione e protezione delle persone fragili. Ecco perché concordo con l’ordinanza del presidente Musumeci”.
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28 Settembre 2020, 20:04