Cronaca

Rap, i sindacati insorgono: “Marcia indietro sulle assunzioni”

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08 Aprile 2024, 17:11

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PALERMO- Dopo un periodo di quiete tornano a incresparsi le acque della Rap, la partecipata che si occupa della raccolta dei rifiuti a Palermo. Lo testimonia la nota dei sindacati FpCgil, Fiadel-Cisal e UILTrasporti, dopo una riunione sindacale sui turni e sugli accordi interni con l’azienda.

Assunzioni a tempo determinato

“Alla riunione odierna – si legge nel comunicato congiunto – le OO.SS presenti, preliminarmente, hanno ricevuto dalla Rap informazioni sulla predisposizione di una delibera di giunta comunale del 5 aprile 2024 per l’autorizzazione delle assunzioni di personale dei 46 autisti, 106 operatori ecologici e 2 dirigenti. Tale deliberazione riporterebbe, come riferito da Rap, notizie sulla modalità di assunzione a tempo determinato, invece che assunzioni a tempo indeterminato come previsto dai bandi di concorso”.

“Forti perplessità”

“Acclarato che il risanamento dell’azienda non può che passare attraverso gli investimenti, sia sul personale che sui mezzi ed attrezzature, così peraltro rappresentato nel piano di risanamento trasmesso da Rap all’Amministrazione comunale – si legge ancora -, la prospettiva di assumere a tempo determinato fa inevitabilmente sorgere alle OO.SS forti dubbi sul futuro di Rap e sui livelli occupazionali. Pertanto, le OO.SS, tenuto conto di quanto appreso in data odierna, chiedono un immediato incontro al Sindaco di Palermo e all’Amministrazione comunale, al fine di ricevere chiarimenti in proposito”. Gli accordi, nel frattempo, sono prorogati “per senso di responsabilità”, visto che le feste pasquali hanno prodotto un arretrato di rifiuti da smaltire.

La conferma del Comune

Dal Comune arriva la conferma, con una postilla. Il tempo determinato sarà trasformato in tempo indeterminato, quando sussisteranno le condizioni per farlo, tra ricapitalizzazione e piano di risanamento. Un evento che viene dato per scontato. Che ci sia bisogno di forze fresche e strutturali, alla Rap, nessuno può negarlo. Lo stesso già citato documento sul riequilibrio riconosce questa necessità, unita al bisogno di una nuova organizzazione del lavoro.

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08 Aprile 2024, 17:11

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