L'avvocato Enrico Bennici
PALERMO – “È lui, è lui”, disse la vittima sfogliando il giornale. La fotografia pubblicata sul quotidiano, però, non costituisce una prova. Ecco perché Giuseppe Spataro, 44 anni, è stato assolto dall’accusa di avere rapinato un uomo al rientro nella sua abitazione. La sentenza è del giudice per l’udienza preliminare Alessia Geraci.
Nel marzo di due anni fa la vittima della rapina denunciò di essere stato avvicinato sotto il portone di casa. Il malvivente voleva il portafogli, ma si “accontentò” del telefono cellulare. Qualche giorno dopo, mentre sfogliava le pagine di cronaca un quotidiano che ricostruiva la storia di un furto in appartamento, la vittima riconobbe in Spataro l’uomo che lo aveva rapinato.
E così Spatarò si ritrovò sotto processo. Nel corso del giudizio in abbreviato, il suo difensore, l’avvocato Enrico Bennici, ha chiesto un confronto all’americana. Le certezze della vittima sono vacillate, tanto che ha indicato una persona diversa diversa da Spataro come l’autore del colpo. “Non potendo certo avere alcuna valenza decisiva l’informale riconoscimento dell’effige dell’imputato raffigurata in una foto di un articolo di giornale – scrive il giudice . non può affermarsi, al di là di ogni ragionevole dubbio, che sia lo Spataro l’autore della rapina”.
