Ravanusa, continuano gli scavi: la rete si è rotta sotto casa del professore

Ravanusa, continuano gli scavi: la rete si è rotta sotto casa del professore

C'è ancora una bolla di gas sotto quel che resta delle palazzine che si sono sbriciolate

RAVANUSA (AG) – La rete del metano si è rotta sotto casa del professore Pietro Carmina. Da qui è partita l’esplosione di Ravanusa, che ha provocato la morte di nove persone.

A fare il punto è il procuratore di Agrigento Luigi Patronaggio in una nota: “Dopo due giorni di operazioni peritali, i consulenti tecnici del pubblico ministero, unitamente a quelli di Italgas, sotto la supervisione del procuratore aggiunto Salvatore Vella e con la partecipazione del collegio difensivo, hanno infine individuato, tramite delicati scavi meccanici, un punto esatto di rottura della rete di metano posta al di sotto del manto stradale di via Trilussa, in prossimità della abitazione del professore Carmina”.

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C’è ancora una bolla di gas sotto quel che resta delle palazzine che si sono sbriciolate, portando morte e distruzione nel paese in provincia di Agrigento.

“In prossimità di un punto di rottura – aggiunge Patronaggio – è stata rilevata, ancora a distanza di giorni dalla esplosione, una residua sacca di metano domestico ben distinguibile dal tipico odore”.

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Le indagini adesso devono accettare cosa ha provocato la tremenda esplosione: “Le operazioni tecniche con l’ausilio dei vigili del fuoco del Comando provinciale di Agrigento, del Nucleo Investigativo antincendio e del Gruppo movimento terra dei Direzione Sicilia, proseguiranno ad oltranza anche oggi. Si ipotizza – spiega Patronaggio – una perdita di gas dalla rete di distribuzione del metano che ha creato un accumulo sotterraneo spostandosi nelle abitazioni limitrofe”.

I testi ipotizzati sono disastro colposo ed omicidio colposo plurimo. Gli indagati sono dieci, dirigenti e tecnici di Italgas Reti. Un atto dovuto al momento per dare la possibilità di partecipare agli accertamenti tecnici.

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