Rave a Cugaso |Una notte di violenza

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30 Ottobre 2012, 11:03

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il luogo degli scontri (ex Standa di Cugaso)

MILANO – Quello che doveva essere uno dei rave più importanti mai organizzati in Italia si è trasformato in una serata di disordini: il luogo designato per l’evento è stato una ex Standa di Cugaso, piccola area industriale in provincia di Milano. Ed è proprio lì che intorno alla mezzanotte forze dell’ordine e raver si sono scontrati: il bilancio è di 40 feriti e una ragazza in coma.

Tutto ha avuto inizio dal mattino, già alla dieci, quando sono arrivati i primi camper, forniti di generatori: circa 500 persone sono riuscite ad  occupare un’area di 90 metri quadrati, rendendo dunque impossibile un intervento immediato delle forze dell’ordine, che non erano state avvertite dal proprietario dell’area. Proprio la sera prima, infatti, i carabinieri avevano sventato un rave abusivo a Trezzo d’Adda, organizzato dalle stesse persone: i militari dunque sono accorsi per presenziare anche all’evento di sabato sera, ma qualcosa non è andato come previsto.

Con le ore la zona si è riempita di ragazzi, nonostante all’entrata vi fossero le forze armate, il rave ha avuto inizio. Ma la musica era troppo alta e soprattutto non autorizzata, così intorno alle 21 sul luogo sono sopraggiunti circa 150 agenti in tenuta antisommossa: la richiesta è semplice, bisogna staccare le casse. Iniziano così una serie di cori e urla contro le le forze dell’ordine, finché qualcuno non riattiva la musica e parte un lancio di pietre e bottiglie. È  solo allora che scoppia lo scontro: il capannone diventa una trappola per più di 1500 persone e intanto fuori macchine e strutture vengono danneggiate.

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I feriti in totale sono 40, venti tra le forze dell’ordine, ma il caso più grave è quello di una ragazza di Cuneo: secondo la questura la ventiduenne scappando sarebbe inciampata, sbattendo violentemente la testa su un calcinaccio. Subito soccorsa dal 118, arrivato con diverso mezzi per assistere tutti i feriti della serata, la giovane è stata trasportata all’Ospedale San Carlo dove è stata operata per un’emorragia interna, per poi essere indotta in coma farmacologico.

Il questore di Milano Luigi Savina si è dichiarato dispiaciuto per quanto successo alla ragazza, ma ha ribadito che  i suoi uomini non hanno avuto colpe durante gli scontri: erano lì per garantire la quiete pubblica. D’altro avviso sono i partecipanti e gli organizzatori del rave, che in una nota su Facebook affermano di avere subito violenze gratuite, senza alcun tipo di mediazione da parte dei militari che avrebbero manganellato e distrutto “tutti ciò che avevano davanti”, addirittura colpendo con dei calci una ragazza caduta a terra.

Le dinamiche della notte devono ancora essere chiarite del tutto, così come il bilancio degli scontri dovrà essere ufficializzato: intanto 4 persone si trovano in stato di fermo con l’accusa di violenza, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, 4 camion sono stati sequestrati e ben 26 individui, molti dei quali francesi con precedenti penali, sono denunciati in stato di libertà.

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30 Ottobre 2012, 11:03

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