02 Gennaio 2022, 14:38
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AREZZO – Sono circa 300 i giovani identificati dalle forze dell’ordine tra i partecipanti al rave party sull’Alpe di Poti, sopra Arezzo, andato avanti per circa 20 ore prima dello sgombero, dalla sera del 31 dicembre al pomeriggio di Capodanno.
I 300 adesso dovranno rispondere, oltre che della violazione alle norme anti Covid, di occupazione di suolo pubblico e invasione di terreni ed edifici. I provvedimenti sono in corso di verifica.
Il luogo scelto per il rave è il vecchio stabilimento dell’acqua Fontemura con il terreno circostante. L’area è interessata da un fallimento. Il curatore fallimentare deve decidere se presentare denuncia.
Il rave party è terminato intorno alle 17 dell’1 gennaio e i partecipanti che erano rimasti – il picco massimo secondo le forze dell’ordine è stato di 500 persone provenienti da tutta Italia – hanno lasciato la zona venendo identificati dalle forze dell’ordine che hanno presidiato l’Alpe di Poti subito fin dalla sera del 31 dicembre.
Il sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli si è complimentato con le forze dell’ordine e con il prefetto Maddalena De Luca definendo “impeccabile” l’operazione. Sul posto ora restano tanti rifiuti da portare via e smaltire.
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02 Gennaio 2022, 14:38