Renzo Arbore sul Brass group:| “Non può morire”

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06 Giugno 2013, 16:19

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NEW YORK – “Qui stiamo celebrando il jazz. E c’è una fondazione, quella di Ignazio Garsia, che è veramente importante per la storia del nostro Paese e la cultura della Sicilia, una delle Regioni che hanno fornito il maggior numero di musicisti. È un peccato che le istituzioni non proteggano questo Brass Group che rischia di essere sciolto. Hanno partecipato a questo gruppo artisti straordinari come Sarah Vaughan, Miles Davis, Dizzy Gillespie. Quindi è importante che si mantenga questa istituzione della cultura, in particolare in questo periodo in cui finalmente si scopre che la Sicilia è stata determinante anche per l’invenzione del jazz”.

Con queste parole Renzo Arbore, ospite dell’Istituto Italiano di Cultura di New York per presentare il documentario da lui prodotto (“Da Palermo a New Orleans e fu subito Jazz”, ispirato alle storie vere di grandi jazzisti siciliani d’America, la cui importanza nella storia mondiale della musica è stata spesso ignorata in Italia), ha voluto esprimere la propria solidarietà verso la Fondazione The Brass Group.

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“Apprezziamo particolarmente questi complimenti – dichiara il presidente della Fondazione, Ignazio Garsia – perché provengono da un musicista che non solo condivide la nostra passione per il jazz, ma ha portato la cultura e il sound italiani al di fuori dei confini nazionali e ha saputo essere anche un grande innovatore nel mondo dello spettacolo. Ci auguriamo che la politica presti orecchio all’appello di Arbore, non mostrandosi sorda come nelle precedenti legislature”.

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06 Giugno 2013, 16:19

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