Revenge 3, gli imputati e gli omicidi contestati

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10 Maggio 2013, 05:10

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CATANIA – Pasquale Pacifico e Lina Trovato non hanno fatto sconti, per quasi tutti gli imputati è stato chiesto il massimo della pena prevista: l’ergastolo. Chiesto l’ergastolo per Vito Acquavite accusato dell’omicidio di Mario D’Angelo e Matteo Gianguzzo. D’Angelo fu ucciso a Catania in contrada Fiumazzo il 10 giugno del 2001, nella sua azienda agricola, alla base del delitto ci sarebbero secondo i Pm i contrasti con il gestore di un’altra azienda agricola, parente di Domenico Privitera. E’ del 2001 anche l’uccisione di Matteo Gianguzzo: un probabile caso di lupara bianca; la vittima sarebbe stata sequestrata per avere informazioni sull’eliminazione di Massimiliano Bonaccorsi, avvenuta nel gennaio del 1997. Il cadavere sarebbe stato bruciato. 30 anni di carcere è la richiesta di condanna ai giudici per Antonio Aurichella accusato dell’omicidio di Giacomo Spalletta, vertice del clan Sciuto-Tigna. Spalletta fu freddato in via Santa Maria della Catena a Catania la mattina del 14 novembre 2008, una vendetta di mafia – secondo l’accusa – per l’omicidio di Sebastiano Fichera. Ergastolo è la pena richiesta per Antonino Bonaccorsi accusato di 4 delitti: quello di Mario D’Angelo, Matteo Gianguzzo, Giacomo Spalletta e Orazio Daniele MilazzoAgatino di Mauro e Alessandro Guerrera sono accusati dell’uccisione di Luca Mario Grillo, avvenuta a Catania in via Genovesi, il 30 ottobre 2001. Per loro Pacifico e Trovato hanno chiesto l’ergastolo. Stessa pena per il boss Sebastiano Lo Giudice a cui sono contestati 8 delitti. Per gli inquirenti oltre alle uccisioni di D’Angelo, Gianguzzo, Grillo, Milazzo e Spaletta, “Ianu Carateddu” avrebbe avuto un ruolo ben preciso nella morte di Salvatore Gueli: ammazzato il 2 dicembre 2007 perché avrebbe avuto rapporti di “vicinato” con un boss del Clan Cappello. Le mani di Lo Giudice anche nel delitto di Raimondo Maugeri: il cadavere fu trovato in via Gelso Bianco la mattina del 3 luglio 2009, un omicidio progettato dal Clan dei Cursoti con i Lo Piccolo di Palermo per destabilizzare gli equilibri di Cosa Nostra catanese. L’ultimo omicidio contestato al boss è quello di Salvatore Tucci, commesso in via Feliciotto a Catania il 6 marzo del 2010. Gli inquirenti sono convinti che Tucci fu ucciso perché il clan pensava che fosse un confidente delle forze dell’ordine. Di quest’ultimo delitto è accusato anche Giovanni Musumeci, per lui la pena richiesta è 30 anni di carcere. Chiesto l’ergastolo per Orazio Musumeci ritenuto responsabile dell’omicidio di Mario Luca Gulla. 30 anni per Giuseppe Alessandro Platania, l’omicidio contestato è quello di Salvatore Tucci. Stessa pena per Domenico Privitera per il delitto D’AngeloTre gli omicidi di cui è accusato Orazio Privitera: Giangusso, Spaletta e Maugeri, per lui chiesto l’ergastolo. Massimo della pena anche per Alfio Sanfilippo, il delitto contestato è quello di Salvatore Tucci. Nicolò Squillaci è accusato dell’omicidio di Raimondo Maugeri: l’accusa ha chiesto 30 anni. Ergastolo, infine, per Antonino Stuppia. A lui sono contestati i delitti Gueli e Maugeri.

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10 Maggio 2013, 05:10

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