16 Settembre 2013, 06:00
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CATANIA. Non è certo stata una mattina in cui tutto è filato liscio. Anzi. La paura che la riapertura delle scuole potesse congestionare del tutto la circonvallazione, e non solo all’altezza del Tondo Gioeni, c’era, eccome, già alla vigilia. Ebbene, complice anche il nubifragio che si è abbattuto per tutta la notte e fino alle prime ore del mattino su tutto il versante etneo, la paralisi c’è stata. Tra le 8 e le 8.30 la situazione si era fatta insostenibile.
LA PRESA DI POSIZIONE DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE. Il vice sindaco, Marco Consoli: “Secondo dati unanimemente riconosciuti, ovunque nel primo giorno di scuola il traffico impazzisce. A Roma i giornali parlano di un aumento del 300% e a Milano di 60 chilometri di code. Lo scorso anno a Catania a quanto pare ci furono sulla circonvallazione incolonnamenti consistenti, paragonabili, a sentire gli esperti, a quelli di quest’anno. E stavolta avevamo in più la pioggia battente e i lavori del nodo Gioeni.
Tutto ciò considerato, dunque, grazie anche al notevole lavoro svolto dalla Polizia Municipale e degli ausiliari del traffico, possiamo ritenerci soddisfatti per essere riusciti a contenere quest’ondata di piena. Secondo la media nazionale, infatti, già al secondo giorno di scuola il traffico si riduce al 60%. Un’altra nota estremamente positiva è stata quella dell’acqua drenata dai tombini, grazie al lavoro preventivo svolto nelle scorse settimane dal servizio di manutenzioni”.
Nella zona del nodo Gioeni qualche protesta è venuta, da alcun residenti e commercianti, per la decisione di vietare l’accesso alla via Caronda dal viale Odorico da Pordenone al fine di far confluire il traffico sulla circonvallazione. “Abbiamo preferito però – ha spiegato l’assessore alla Viabilità Saro D’Agata – scegliere questa soluzione anziché tornare a quel piano viario adottato nei giorni dell’abbattimento e che era stato contestato da alcuni commercianti e residenti. Con la soluzione scelta, gli automobilisti provenienti da Nesima possono infatti raggiungere il centro sia da via Etnea sia da via Giuffrida. Se disagi ci sono in loco, insomma, sono minimi e giustificati dalla pubblica utilità”.
Sul divieto in Via Caronda il presidente della terza municipalità, Salvo Rapisarda dichiara: “Cittadini e commercianti sono esasperati – spiega a LivesiciliaCatania – Occorre rivedere il piano viario, perchè la chiusura di una via importante come via Caronda ha comportato effetti dirompenti sia sul traffico – con il flusso proveniente da Misterbianco costretto ad arrivare fino alla via Giuffrida – che sull’economia del quartiere”.
Di seguito, il nostro racconto in quelle che sono state le ore cruciali lungo tutto il percorso dell’ormai ex Tondo Gioeni.
LA DIRETTA. Ore. 9.19 Chi scende da Catania nord, paesi etnei e Canalicchio incontra grossi disagi perché la situazione è paralizzata. Con la riapertura delle scuole, chi la mattina dovrà raggiungere il centro, deve essere consapevole che l’ingresso in città gli costerà 50/60 minuti di traffico.
9.02 La situazione è drammatica intervistando gli automobilisti che dal casello di San Gregorio si dirigono verso il centro città. I tempi di percorrenza sono di 50 /60 minuti per raggiungere la circonvallazione e tondo gioieni. Qui dovranno attendere altri 15 minuti circa per superare l’ingorgo. Dall’altra parte della carreggiata l’imbocco di via v. Giuffrida invece è libero e tranquillamente transitabile a velocità urbana.
8.52. Tra le novità di questa mattina prevista dal piano traffico c’è il divieto di transito all imbocco di via Caronda. Gli automobilisti che superano il tondo gioeni e non hanno optato per scendere da viale mediterraneo, non possono dirigersi verso il centro ma devono proseguire verso viale Vincenzo Giuffrida. Alcuni automobilisti chiedono il perché di questa novità, altri imprecano contro le guardie e alcuni si limitano a suonare il clacson. Non piove più. Il traffico è a passo d’uomo.
8.40. I vigili urbani dirigono il traffico. All’altezza del Nodo Gioeni è passato un’ambulanza. Incidente, sembra non grave, all’altezza del Viale Ulisse.
Ore 8.30. Imbocco Viale Fleming. Situazione totalmente congestionata. Un automobilista ha impiegato 50 minuti per fare linversione di marcia della circonvallazione. La pioggia sembra dare tregua ma il traffico è in tilt.
Ore 8.20. Mentre all’altezza del Nodo Gioeni la viabilità è abbastanza scorrevole. All’altezza di Via Santa Sofia in direzione Ognina la situazione è completamente diversa: traffico in tilt e code lunghissime. “Sono in coda da 20 minuti” dichiara un automobilista a LiveSiciliaCatania. Stesse dichiarazioni da altre persone che da Nesima cercando di raggiungere il centro. Il restringimento all’altezza del Viale Fleming crea un effetto imbuto che crea un blocco viario.
8.15. Traffico sempre intenso. Code in entrambe le direzioni. I vigili urbani stanno verificando la situazione.
8.00. Il traffico, anche a causa della pioggia battente, sta peggiorando. Code e rallentamenti in entrambi i sensi di marcia. Sul posto è arrivata una pattuglia dei vigili urbani.
Ore. 7.53. Gli automobilisti che provengono da Barriera e si dirigono verso Misterbianco sono quelli che stanno subendo i maggiori disagi: all’altezza del Tondo il traffico si blocca, ma superato il nodo si procede. In direzione del centro forti rallentamenti e si procede a passo duomo.
Ore 7.40. Il forte temporale ha provocato l’intensificarsi del traffico
Ore 7.30: Il traffico è intenso, con rallentamenti. Al momento non si registrano particolari ingorghi. Si procede con più lentezza in direzione Ognina, migliore la viabilità per gli automobilisti che procedono verso Misterbianco.
IL COMUNICATO DEL MOVIMENTO ELETTORI E CONSUMATORI. “Sfortuna ha voluto che piovesse proprio la mattina presto, ma l’apertura delle prime classi nelle scuole ha coinciso con un ingorgo, partito sin dalle 7,30. Alle 8,00 la fila già raggiungeva l’uscita dell’autostrada e non solo le rampe di accesso, ma anche i Paesi etnei fino a bloccare la viabilità di San Giovanni La Punta, Gravina, Sant’Agata Li Battiati, tra gli altri, oltre agli accessi alla città da Misterbianco, dall’asse dei servizi, da Aci Trezza. Il Times del secolo scorso avrebbe titolato: “La Sicilia è isolata da Catania”. A dichiararlo è Claudio Melchiorre con il suo MEC, il Movimento degli elettori e consumatori.
LA NOTA DE LA DESTRA – “Le interminabili code e le scene di ordinaria follia alle quali sono stati costretti ad assistere i tanti sfortunati cittadini che oggi si sono trovati a dover transitare per il tondo Gioieni sono il frutto della più totale mancanza di programmazione da parte dell’Amministrazione comunale” Lo ha affermato Manfredi Zammataro, dirigente nazionale del movimento de ‘La Destra-Alleanza siciliana” Secondo il quale “E’ stato assurdo pensare di poter abbattere uno snodo cosi importante per la viabilità cittadina come il ponte Gioieni senza aver ancora un idea chiara su come poterlo sostituire in tempi rapidi e senza aver predisposto un serio piano viario. Abbiamo ricevuto –prosegue il dirigente del movimento – centinaia di segnalazioni da parte di commercianti che lamentano un vero e proprio calo vertiginoso di vendite dovuto al fatto che ormai raggiungere quelle zone per molti catanesi è diventato un vero e proprio incubo”.
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16 Settembre 2013, 06:00