RAGUSA – Il ricovero con una diagnosi di diverticolite, il trasferimento per essere operato, la morte a 39 anni con 20 sanitari indagati, a vario titolo, per omicidio colposo, dopo una denuncia.
Quaranta giorni dopo il decesso, il corpo di Giuseppe Guastella si trova nella cella frigorifera dell’ospedale di Ragusa in attesa dell’autopsia. Secondo quanto riferisce il legale della famiglia.
La procura di Ragusa fa sapere che il caso è sotto l’attenzione dei magistrati, c’è in corso l’incidente probatorio e bisogna eseguire numerose notifiche per ciascun atto.
Morto per una ‘diverticolite’
Giuseppe Guastella, 39 anni, secondo la ricostruzione del legale, è stato ricoverato nel pronto soccorso di Vittoria per dolori addominali a febbraio. Da lì è stato trasferito il 3 marzo nel reparto di cardiochirurgia con una diagnosi di ‘diverticolite’.
“Si interviene farmacologicamente – spiega a LiveSicilia l’avvocato Tommaso Tamburino – ma i dolori peggiorano”.
Scatta il trasferimento al Giovanni Paolo II di Ragusa. Nuovi controlli, si ipotizzano problematiche cardiologiche, in chirurgia viene sottoposto a un intervento addominale, aggiunge ancora il legale.
L’indagine e il corpo in cella frigorifera
Inizia l’indagine penale, dopo il decesso avvenuto il 12 marzo: “Nonostante le denunce dei familiari – insiste l’avvocato – il corpo si trova nella cella frigorifera dell’ospedale di Ragusa”.
Secondo il medico legale della difesa, la permanenza del corpo nella cella potrebbe “compromettere irrimediabilmente l’esito dell’indagine autoptica – sottolinea Tamburino – perché vi possono essere modifiche strutturali degli organi che renderebbero impossibile un corretto accertamento”.
I genitori, da 40 giorni vorrebbero dare un ultimo saluto al proprio figlio. Ma il tempo passa. “Speriamo – conclude Tamburino – che si proceda celermente con la nomina di un collegio di periti”.
Sulle indagini, l’Asp di Ragusa, contattata da LiveSicilia, non rilascia alcun commento.