Riesame conferma arresto sindaco Licata

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14 Dicembre 2009, 15:25

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Il Tribunale del riesame di Palermo ha rigettato il ricorso contro l’ordinanza di custodia cautelare, eseguita da carabinieri il 24 novembre scorso, emessa dal Gip di Agrigento, Lisa Gatto, nei confronti del sindaco di Licata, Angelo Graci, nell’ambito di un’inchiesta sul pagamento di una presunta tangente. Sei giorni dopo lo stesso Gip ha poi sostituto gli arresti domiciliari con il divieto di dimora a Licata. La decisione del Tribunale del riesame verteva sugli arresti domiciliari al sindaco, un provvedimento che i giudici hanno ritenuto legittimo. Il reato ipotizzato è di corruzione aggravata in concorso per atto contrario ai doveri d’ufficio. Nell’inchiesta, oltre a Graci, sono indagati anche l’assessore ai Servizi sociali della giuntadi Licata, Tiziana Zirafi, il vice presidente del Consiglio comunale del paese agrigentino, Nicolò Riccobene, che si è dimesso dall’incarico e l’impresario di spettacoli Carmelo Napolitano. Secondo l’accusa i tre amministratori avrebbero ricevuto sei mila euro dall’impresario per stipulare con lui l’appalto comunale per uno spettacolo musicale realizzato per la festa del Patrono di Licata. La delibera fu adottata per 31.500, una somma, sostiene la Procura, superiore rispetto a quella offerta da altre agenzie. (Ansa)

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14 Dicembre 2009, 15:25

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