05 Giugno 2014, 14:08
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Partendo, innanzitutto, dalla consapevolezza che occorre agire sull’aspetto culturale, fondamentale per fare crescere la coscienza civica sul tema, ottenendo in questo modo maggiore collaborazione. In questo senso, secondo Adiconsum, occorrerebbe puntare più e meglio sull’informazione. Ma non basta, tra le tante criticità segnalate, c’è anche l’aspetto legato all’assenza di controlli e degli incentivi.
Senza dimenticare l’aspetto tipico di una città dalla forte conurbazione con altri comuni, che fa crescere la produzione locale per via del respiro metropolitano di Catania e per il fenomeno cosiddetto del pendolarismo dei rifiuti. Oltre alla tipologia di appalto che non prevede né il sistema cosiddetto porta a porta né meccanismi dai premialità nei confronti della collettività. Una serie di problematiche che contribuiscono in maniera pesante sull’altare quantità di rifiuto pro capite prodotto, da un lato, e sulle percentuali minime di raccolta differenziata, ferma nel 2013, a una media del 9,9%. Percentuale addirittura diminuita rispetto all‘anno precedente, quando era al 12,8%.
“Ci siamo posti il problema di come aumentare la raccolta differenziata – sottolinea l’assessore all’Ambiente del Comune di Catania, Rosario D’Agata. E il porta a porta ci sembra la migliore – prosegue – ma noi non possiamo realizzarla, attualmente, per via del contratto che abbiamo ereditato e che vorremmo superare”. Come già più volte annunciato, infatti, l’amministrazione comunale starebbe tentando di verificare la possibilità di rescissione. Non solo. Fondamentale, per l’assessore D’Agata, è cambiare l’approccio, valutando Catania per quello che è, una città metropolitana nei fatti.
“Ogni giorno circa sessantamila macchine entrano in città – afferma – e questo è un aspetto di cui non si può non tenere conto. Comunque, stiamo tentando di operare delle scelte anche nell’ambito del territorio gestito dal Comune, cercando i fondi per attivare l’isola ecologica di Nesima, che abbiamo ereditato completamente vandalizzata e per cui occorrono 100 mila euro”. Il delegato del sindaco Bianco ha anche sottolineato come sia stata l’attuale amministrazione ad attivare i meccanismi di premialità nei due centri di raccolta comunali attivi, quallo di viale Tirreno e quello di via Gianni, a Picanello.
All’incontro, moderato dalla direttrice di Catania pubblica, Elisa Catanzaro erano presenti anche il presidente di Adiconsum Catania, Emanuele Bonomo, alcuni esponenti del Consiglio comunale, tra cui il vicepresidente vicario Sebastiano Arcidiacono, e il segretario cittadino della Cisl, Rosaria Rotolo che ha puntato l’attenzione su alcuni aspetti ritenuti fondamentali per il sindacato, tra cui quello di mantenere i livelli occupazionali in caso di cambio di appalto o nel passaggio tra i vari sistemi di gestione.
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05 Giugno 2014, 14:08