01 Luglio 2024, 14:23
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CATANIA – Torna a chiudere da domani l’impianto di Trattamento meccanico biologico della raccolta indifferenziata della discarica della Sicula Trasporti, di contrada Coda volpe a Lentini, e scatta nuovamente l’emergenza rifiuti per 200 comuni della Sicilia, compresa Catania.
Gli amministratori giudiziari della struttura spiegano che dopo avere riavviato l’impianto di Tmb il 26 giugno scorso, in applicazione di un provvedimento del presidente della Regione Siciliana, che è anche commissario per l’emergenza rifiuti nell’isola, ha ricevuto la disponibilità al conferimento e l’avvio delle procedure di omologa da sole due delle quattro società gestori di discariche citate dall’ordinanza.
“Comunicazione urgente, esaurimento spazi di stoccaggio disponibili”. La Sicula trasporti ha comunicato ai vertici della Regione e alla Prefettura di Catania che non ci sono più spazi disponibili per abbancare le ecoballe. L’emergenza rifiuti, quindi, non rientra.
I gestori della discarica di Lentini, in amministrazione giudiziaria, ricordano di aver ricevuto, dopo la riapertura del 26 giugno, “tutto il rifiuto conferito dai comuni, ovviamente eccedente le normali quantità”. Il 27 giugno la Sicula ha richiesto l’avvio delle procedure di ‘omologa’ alle quattro società che gestiscono lo smaltimento dei rifiuti in Sicilia.
I tempi sono strettissimi, il 2 luglio la Catanzaro costruzioni Srl effettuerà il prelievo per la procedura che richiede almeno 15 giorni di tempo.
Le ecoballe con il rifiuto EER 191212 sono state depositate negli spazi disponibili, ma dal 2 luglio “la scrivente società non potrà materialmente proseguire l’attività di trattamento”.
La società chiede con “urgenza” una visita ispettiva “al fine di constatare quanto affermato da parte degli organi di controllo”.
“L’impianto di gestione rifiuti ha chiuso nuovamente – commenta Giuseppe Lombardo, deputato regionale di Sud chiama Nord – lasciando più della metà dei comuni della Sicilia in una situazione critica. Questa ennesima chiusura conferma l’incapacità e la gestione fallimentare del settore”.
Lombardo chiede “le dimissioni immediate dell’Assessore Regionale ai Rifiuti, Di Mauro, e dell’Assessore all’Ambiente, Pagana. La loro gestione da principianti allo sbaraglio è la causa di questa crisi. Non si possono lasciare i comuni siciliani alla mercé di un gestore di un impianto che, a causa della complicità di un sistema malato, continua a influenzare negativamente il sistema dei rifiuti in Sicilia”.
“Il Presidente Schifani – conclude – deve trarre le conseguenze di questa situazione e dimettersi insieme ai suoi assessori”.
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01 Luglio 2024, 14:23