02 Marzo 2024, 10:18
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CATANIA – “La nomina del presidente della Regione, Renato Schifani, a Commissario straordinario per il completamento della rete impiantistica integrata del sistema di gestione dei rifiuti, rappresenta una grande opportunità per la Sicilia per chiudere la lunga stagione delle emergenze e delle inquinanti e costose discariche”. Lo ha detto il sindaco di Catania Enrico Trantino a commento dell’investitura operata del Governo Meloni di attribuire poteri commissariali al capo del governo regionale siciliano.
“Confidiamo nella sagacia e nell’esperienza del presidente della Regione – ha aggiunto Trantino – per operare presto e bene in un settore strategico e delicato, in cui tante difficoltà finora hanno impedito di realizzare moderni impianti di trattamento dei rifiuti e soprattutto i termovalorizzatori di ultima generazione, allineando finalmente l’isola al resto d’Europa”.
“La probabile localizzazione dei due impianti di termovalorizzazione nelle aree di Bellolampo a Palermo e Pantano d’Arci a Catania, inoltre, favorirebbe la riduzione dell’andirivieni dei rifiuti da un capo all’altro dell’isola o addirittura fuori regione, garantendo una maggiore protezione dell’ambiente e della salute pubblica”.
Sul tema dei termovalorizzatori si registra il commento di Fabio Cantarella, responsabile regionale dei dipartimenti della Lega ed ex assessore ai rifiuti della giunta di Salvo Pogliese, che commenta le così le parole del sindaco di Catania. “Ritengo malsano il solo pensare di sostituire le discariche con un termovalorizzatore – afferma Cantarella – da realizzare a Pantano d’Arci per risolvere l’emergenza rifiuti a Catania”.
“E’ da condividere la soddisfazione per la nomina di Schifani perché le infrastrutture nella gestione dei rifiuti sono determinanti e la Sicilia sconta una carenza ultraventennale – prosegue -. Ben vengano anche i tanto attesi termovalorizzatori ma con la loro giusta e sana funzione, nel rispetto dell’ambiente. Dovranno essere il terminale della gestione dei rifiuti, ma della loro porzione residua, quella non più tecnicamente differenziabile dopo aver affermato una raccolta differenziata vera e spinta. Pertanto prima occorre realizzare impianti funzionali alla gestione delle singole porzioni differenziabili: dall’umido, al vetro fino alla carta e cartone, plastica e alluminio”.
“In merito, il sindaco Trantino – conclude Cantarella – faccia sapere ai catanesi che fine ha fatto il naturale, questo sì che non è inquinante, impianto di digestione anaerobica dell’umido che doveva sorgere a Pantano D’Arci e di cui a fine mandato avevo lasciato l’iter avviato”, conclude.
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02 Marzo 2024, 10:18