14 Dicembre 2020, 19:44
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Rimpasto: Forza Italia alle prese con il grattacapo agrigentino. Il manuale Cencelli a volte non basta. Se alle quote dei partiti si sommano anche quelle territoriali tutto diventa più complicato. Così in casa azzurra si rimescolano le carte e la geografia dei papabili futuri assessori cambia. I forzisti agrigentini, stando ai rumors, non nascondono il desiderio di avere una rappresentanza territoriale in giunta.
Il più attivo, neanche a dirlo, è l’uomo forte dei berluscones all’ombra della Valle dei Templi: il deputato regionale Riccardo Gallo Afflitto. Così la girandola di nomi si arricchisce di ora in ora. Le chance di un ingresso agrigentino salgono e i bookmaker sintonizzati sulle frequenze dei corridoi palermitani fanno le loro puntate. Due le new entry : Marco Zambuto e Maria Antonietta Testone. Il primo, con un passato nel Pd e nell’Udc, avrebbe dalla sua il risultato della lista azzurra alle amministrative. L’ex candidato sindaco potrebbe contare sulla convergenza, rodata in occasione dell’ultima tornata elettorale con Diventerà Bellissima e l’Udc oltre che un sul buon rapporto con il presidente dell’Ars. Lo stesso si può dire di Testone, da sempre considerata molto vicina a Gianfranco Miccichè. La coordinatrice regionale di Azzurro donna ed ex assessore al Comune di Sciacca avrebbe, inoltre, una carta in più da giocare: il fattore D. Una donna risolverebbe la questione delle quote rose vacanti con l’addio di Bernardette Grasso (che molti sindaci hanno chiesto di mantenere in squadra).
Scendono invece le quotazioni di un’altra donna agrigentina: la deputata regionale Margherita La Rocca Ruvolo, recentemente transitata in Forza Italia. Gli alleati di governo, infatti, non dimenticano il veto posto dagli azzurri ai leghisti quando avanzarono l’ipotesi di affidare un assessorato a Orazio Ragusa che poco prima si era spogliato della maglia azzurra per indossare quella verde. Un altro nome circolato spesso e volentieri negli ultimi giorni è quello di Vincenzo Giambrone, politico navigato e punto di riferimento del partito nell’agrigentino. Nelle ultime ore però l’ipotesi però sembrerebbe perdere quota. Lo stesso vale per l’innesto nisseno: l’onorevole Michele Mancuso. In attesa che il rebus Agrigento sia sciolto, inizia a consolidarsi l’idea di sostituire l’assessore Edi Bandiera con Toni Scilla tenendo così l’Agricoltura, un ruolo ritagliato quasi su misura per l’imprenditore di Mazara del Vallo, presidente di Agripesca Sicilia.
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14 Dicembre 2020, 19:44