Riqualificazione Oasi Simeto |L’appello di Raia e Pedalino

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28 Aprile 2016, 18:18

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CATANIA – Oltre 370 mila euro di fondi a rischio. La cifra, consistente, dovrebbe permettere una riqualificazione dell’Oasi del Simeto, riserva naturale orientata nella zona sud di Catania, ma potrebbe essere persa se la provincia regionale, ente gestore, non firmerà la convenzione con i partner del progetto “Nuova Oasi”, ideato per dare un nuovo volto alla zona salvaguardata, rendendola più fruibile. Per quanto anche a pagamento. A lanciare l’appello sulla necessità di intervenire e anche in fretta è la deputata regionale del Pd, Concetta Raia presidente della Commissione UE all’Ars, firmataria di una interrogazione presentata agli assessorati Funzione Pubblica e Territorio e Ambiente. Con la Raia anche la presidente dell’associazione Orione Giusy Pedalino, ente capofila del progetto. “Un progetto che potrebbe risollevare l’oasi dal degrado nel quale si trova e trasformarla in bene fruibile – ha spiegato la presidente Raia – e non si capisce perché la provincia non ci stia più e non solo decide di lasciare in sospese gli altri partner fino all’ultimo giorno ma anche di predisporre un apposito bando per affidare a terzi la gestione di quegli stessi servizi che sarebbero già compresi nel progetto”.”Abbiamo incontrato circa un mese fa il commissario dell’ex provincia per conoscere i motivi, ma le risposte si sono perse nei vari uffici – ha aggiunto l’on Raia -ecco perché ho presentato una interrogazione in assessorato, sperando che arrivino le risposte necessarie”.

La nuova Oasi, quella che prevede il progetto, sarebbe più strutturata, con servizi e con attività di studio, fruizione e conservazione. “Sono previste sale studio e tabelloni esplicativi – spiega Pedalino- e binocoli e guide e sentieri attrezzati”. La speranza è la concessione di una proroga che possa permettere all’ente gestore di mettersi in regola in modo da assicurare il finanziamento. “L’idea che il progetto Nuova Oasi porta con sé, è quella di creare sinergie fra pubblico e privato – ha evidenziato Pedalino – per dare l’avvio al processo di rinascita per permettere poi che alla scadenza del finanziamento, l’Oasi possa svilupparsi come bene fruibile, da sola”.

Il progetto, unico Italia nel suo genere di sperimentazione integrata tra pubblico e privato, prevede un finanziamento dell’80% delle spese, cioè 296.258 euro, su un totale di 370.323,20, di cui 74.065 di cofinanziamento per tre anni, per il recupero e la valorizzazione della riserva naturalistica, allestendo aree nel Centro polifunzionale appena ristrutturato con sala accoglienza dei turisti, punto studio WWF, laboratorio ornitologico, spazio informazione per attività didattico-multimediali. Le attività sono finalizzate a divulgare le peculiarità naturalistiche della Riserva, a sensibilizzare gli ospiti alla cura ed alla manutenzione del territorio anche attraverso un sistema di marketing turistico sostenibile, attività didattiche, escursioni e visite guidate all’interno di sentieri appositamente strutturati.

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Previsti, inoltre, progetti di ricerca per lo studio della fauna e della flora endemica e per la tutela e l’educazione ambientale. Nel progetto è prevista l’introduzione di un ticket di € 3,00 per le escursioni e servirà a coprire parte del 20% del cofinanziamento previsto.

 

 

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28 Aprile 2016, 18:18

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