PALERMO – “La S.S.D. Bagheria Calcio srl sente il dovere di dissociarsi dal comportamento inqualificabile ed antisportivo purtroppo assunto dalla propria squadra quel giorno in campo, che non fa onore alla storia della compagine bagherese e della città tutta”. Si apre con queste parole, piene di sdegno e rassegnazione, il comunicato della società nerazzurra coinvolta nello scandalo per la gara di Coppa Sicilia con il Borgata Terrenove terminata con il punteggio di 14-3 in favore dei marsalesi, con ben 8 autogol realizzati dalla squadra ospite in appena sei minuti.
Dopo le iniziali voci, immediatamente smentite della società, che volevano una rivalità fra lo stesso Bagheria e il Partinicaudace (formazione di Partinico), dato l’evidente sgambetto per aver favorito nel passaggio del turno il Borgata Terrenove, è dunque lo stesso vertice dirigenziale a cospargersi il capo di cenere: “In attesa di assumere i necessari provvedimenti nei confronti di quanti si sono resi incredibilmente colpevoli di tanto, non rimane a questa società che chiedere scusa all’intero mondo dello sport, alla FIGC, ai tifosi, a quanti hanno vestito con onore e dedizione questa maglia ed all’intera città. Si sente, infine, il dovere di chiedere perdono a quanti credono e lottano giornalmente per i valori dello sport e per la formazione dei giovani”.
Al coro di scuse si unisce anche il capitano del Bagheria, Vincenzo La Corte, che al pari dell’allenatore Felice Pagano sono stati protagonisti della puntata del noto programma della Rai ‘La domenica sportiva’. Nel ripercorrere con la mente i motivi che hanno portato lui e i suoi compagni a riempire la propria rete per ben otto volte La Corte ha ammesso: “Innanzitutto chiedo scusa, a nome di tutta la squadra, alla cittadinanza, a tutti i tifosi e alla gloriosa maglia che indosso. A parer nosto ci sono stati presunti accordi tra Borgata Terrenove e il Partinicaudace visto che in occasione della partita fra le due società la squadra marsalese ha schierato in campo la formazione juniores per favorire gli avversari e non avere problemi nella seguente partita di campionato, proprio contro il Partinico”.
Secondo La Corte il Borgata Terrenove avrebbe promesso al Bagheria lo stesso trattamento, anche visto lo scarso interesse nei confronti della Coppa da parte dei marsalesi, per poi tornare sui propri passi giocando una gara aggressiva con l’intento di vincere: “Noi in questo modo – ha spiegato La Corte – abbiamo voluto scongiurare una combine penalizzando noi stessi con le autoreti. Ci auguriamo che la Federazione, nel prendere i corretti provvedimenti nei nostri confronti, non si limiti ad indagare sull’ultima partita, ma anche su tutto il girone, perché certe partite non possono essere considerate ‘normali”. Ad unirsi al capitano è anche l’allenatore Pagano, assente in quel match per squalifica: ” Da educatore non posso approvare comportamenti del genere, ma i ragazzi sentendosi presi in giro sono diventati ingestibili e il tutto è accaduto in pochi minuti”.
A rischiare però al momento è solo la società bagherese. L’indagine della Procura Federale, segnalata dal presidente del Comitato regionale della Lega Dilettanti Sandro Morgana, potrebbe portare ad una pesante sanzione disciplinare nei confronti dei giocatori nerazzurri, con conseguente ammenda per la società, o come sembra profilarsi ormai da qualche giorno alla definitiva radiazione dal campionato d’appartenenza per la società che fino alla scorsa stagione calcava i campi dell’Eccellenza siciliana. Ecco come l’ultima gara, persa contro il Città di Casteldaccia per 2-0 fra le mura amiche, potrebbe essere una delle ultime gare del Bagheria fra i dilettanti.
