Forza nuova: “Fiore sarà a Palermo | Reagire alle pratiche terroristiche”

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23 Febbraio 2018, 11:09

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PALERMO – “Forza Nuova si costituirà parte civile nel processo contro i vili aggressori di Massimo Ursino”. Lo scrive, in una nota, Forza Nuova dopo l’aggressione del segretario provinciale Massimo Ursino. “Mentre continuano i tentativi di intimidazione dei centri sociali contro i candidati di Italia agli Italiani – una scritta inequivocabile è apparsa stanotte su un muro di un paese del palermitano – e le fake news sulle modalità di svolgimento della nostra iniziativa elettorale, confermiamo la presenza di Roberto Fiore a Palermo sabato alle 18.30 – si legge nella nota -. L’appuntamento è in piazza Crispi. Reagire contro le pratiche terroristiche è una battaglia di libertà”.

Intanto, il gip di Palermo Roberto Riggio, che dovrà stabilire se convalidare o meno il fermo ed eventualmente disporre la custodia cautelare in carcere per Giovanni Codraro e Carlo Mancuso, i due giovani che insieme ad altri sei ragazzi avrebbero legato con del nastro adesivo e picchiato Ursino, si è riservato la decisione. Per entrambi, esponenti del centro sociale Anomalia, l’accusa è di tentato omicidio. All’udienza di convalida ha partecipato, per l’accusa, il procuratore aggiunto Ennio Petrigni che ha disposto il fermo e ne ha chiesto ieri la convalida al gip. Per la vicenda sono stati denunciati a piede libero altri quattro ragazzi, mentre due sono ancora ricercati.

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Codraro e Mancuso, difesi dall’avvocato Giorgio Bisagna, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere davanti al gip. Il giudice ha 48 ore di tempo per decidere che decorrono da ieri in tarda mattinata, quando la Procura ha depositato la richiesta di convalida. Il legale, che ritiene il quadro probatorio a carico dei due ragazzi “assolutamente insussistente”, si è opposto sia alla convalida del fermo che alla richiesta di misura cautelare fatta dalla procura. “I frame estratti dalla riprese delle videocamere della zona – ha spiegato Bisagna – non sono chiari. Sono bui e ripresi dall’alto e non è per nulla chiaro chi ritraggano. Comunque nomineremo un perito per farli visionare”. Bisagna contesta anche l’accusa di tentato omicidio rivolta ai due: “il referto del pronto soccorso parla di una prescrizione di 5 giorni di riposo per Ursino e rinvia per il resto al medico curante. Non mi pare che questo sia compatibile con un tentato omicidio”. (ANSA).

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23 Febbraio 2018, 11:09

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