PALERMO – “Non ho nessun dubbio sulle parole della premier Meloni, che dice di avere iniziato il suo percorso politico all’indomani della strage di via D’Amelio, ma alla presidente del consiglio avrei voluto dire: come concilia tutto questo con le esternazioni del ministro Nordio? Le parole di quest’ultimo, proprio in questi giorni, sono inopportune”. Salvatore Borsellino, fratello del magistrato ucciso in via D’Amelio, lancia un messaggio di pace alla presidente del Consiglio e mette nel mirino delle sue critiche il ministro che vorrebbe modificare il reato di concorso esterno per i reati di mafia. Una polemica in realtà già sopita dalla stessa premier e dalla presidente della commissione Antimafia Chiara Colosimo, che a LiveSicilia ha spiegato: “Il concorso esterno è intoccabile”.
L’attacco a Nordio
“Nordio sceglie proprio il momento meno opportuno per esternare questa sua voglia di cambiare un articolo fondamentale nella legislazione che ci ha lasciato Paolo e Giovanni Falcone – aggiunge Borsellino in una via D’Amelio gremita di manifestanti -. Come mai Nordio sceglie proprio quest’occasione per esternare la sua volontà di cambiare la norma sul concorso esterno alla mafia definendolo, inoltre, in maniera sprezzante. Si ricordi che quell’articolo è stato voluto da Falcone e da Paolo, e che senza non ci sarebbe stato il maxi processo”.
“Concorso esterno alla base di tanti processi”
La memoria è perno centrale del ragionamento del fratello di Paolo Borsellino: “Si ricordi, inoltre, il ministro, che ancora oggi tanti tanti procedimenti giudiziari sono fondati proprio su sull’applicazione di quell’articolo. Non ho avuto modo di porre queste domande, lo faccio ora attraverso la stampa”.
