Salvini a Catania: "Sudano non ha la faccia di una che si ritira" - Live Sicilia

Salvini a Catania: “Sudano non ha la faccia di una che si ritira”

Il leader del Carroccio interviene sulle amministrative etnee.
LA PRESA DI POSIZIONE
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CATANIA – “Valeria Sudano non ha la faccia di una che si è ritirata”. Questo l’esordio di Matteo Salvini al porto di Catania a favore di telecamera mentre stringe a sé la deputata.

Una proposta per la città

“Ho chiesto di parlare di Catania, ovvero di lavoro, sicurezza, periferie. Qui con Valeria, che ritengo donna di assoluto livello, sto parlando del futuro di questa città. Spero che tutti, più di chi fa cosa, il candidato che va avanti o va indietro, portino sul tavolo del centrodestra un’idea di città”, aggiunge il leader del Carroccio che con toni distensivi mette comunque i puntini sulle i e lancia un messaggio agli alleati riottosi.

La stoccata a Lombardo

“La Lega un’idea della città ce l’ha ben chiara. Noi non pretendiamo nulla. Non imponiamo nulla. Offriamo a Catania un ottimo sindaco. A pari dignità chiediamo che con gli altri si parli. Appare bizzarro il comportamento di qualcuno che decide cosa devono fare gli altri…”. Il nome di peso è sul tavolo delle trattative e, si legge tra le righe, dovrà misurarsi con una proposta di pari lignaggio. Non manca una stoccata al patron autonomista Raffaele Lombardo, uno degli alleati più critici nei confronti di Sudano. L’occasione è una domanda dei cronisti sui dubbi del Mpa relativi all’autonomia differenziata. 

“Oggi il Presidente della Repubblica ha dato l’ok per l’invio in Parlamento della riforma sull’autonomia. Io sono autonomista, sono nato e vivo da autonomista perché per me i territori sono fondamentali. Se poi c’è un presunto autonomista che non vuole l’autonomia, il problema è suo, non è mio. E’ bizzarro. Del resto ci sono i no Tav, i no Tap, i non Expo, i no Olimpiadi, i no autonomia. Io preferisco i sì”, dice Salvini. Il Capitano pondera le parole dopo le frizioni che hanno scandito gli scorsi giorni ma tiene il punto. “L’obiettivo mio e della Lega è di unire il Centrodestra ovunque. L’abbiamo di mostrato per le comunali di Palermo, dove avevamo un ottimo candidato sindaco e per tenere sul centrodestra unito abbiamo fatto un passo indietro”.

I passi indietro dei leghisti

“Per le regionali avevamo un candidato governatore e per tenere il centrodestra unito abbiano fatto un passo indietro. In altre città che vanno al voto al maggio per tenere la coalizione unita abbiamo fatto un passo indietro. Laddove non abbiamo candidati sindaci della Lega all’altezza non chiediamo nulla”, avvisa. “In Sicilia votano quattro capoluoghi. Non abbiamo fatto proposte in tutti i capoluoghi. A Catania abbiamo un candidato all’altezza? Sì e lo mettiamo a disposizione del centrodestra e della città. Punto”. Alla domanda se Fratelli d’Italia non dovesse accettare la candidata a sindaco leghista, Salvini risponde ironicamente: “Se Il Milan fa 1 a 0 con il Napoli passa il turno in Champions. E’ più facile vincere a Catania o che il Milan passi il turno? Io sono ottimista. Io punto all’accoppiata”, dice il leader del Carroccio prima di mettersi in viaggio alla volta di Palermo. Qui la Lega farà spogliatoio in vista del tavolo regionale di domani che si preannuncia scoppiettante. 


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