Salvini: “Miccichè, perché insulti? | Il pm Patronaggio interroghi me”

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24 Agosto 2018, 20:21

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PALERMO – “Io spesso sbaglio  e ho bisogno di essere corretto, ma il presidente del Consiglio regionale siciliano è normale che trovi il tempo per dare dello stronzo al ministro dell’Interno? Con tutti i problemi che hanno in Sicilia”. È arrivata in serata, durante la trasmissione Zapping su Radio 1 Rai, la riposta di Matteo Salvini al presidente dell’Ars Gianfranco Micciché che ieri sera in un post su Facebook aveva dato dello “stronzo” al ministro per la vicenda della Nave Diciotti da giorni attraccata al porto di Catania con 150 migranti a bordo. Oggi il presidente dell’Ars è salito sulla nave con i rappresentanti della Commissione regionale di Sanità e ha parlato di una “situazione inimmaginabile” e ha ribadito che il ministro dell’Interno sta sbagliando.

Il presidente dell’Ars ha anche lanciato un appello al governo “perché trovi una soluzione entro brevissimo tempo. Se i migranti continuano lo sciopero della fame, diventeranno ancora più debilitati, esponendo il corpo a possibili malattie”. E aveva concluso la visita con una battuta rivolta al ministro: “Se ti chiedo scusa, anche se ti ho detto str…, fai scendere le undici povere donne?”.

Dalla nave Diciotti “non sbarca nessuno, per quello che mi riguarda”, ha ribadito il ministro. “L’Ue si era impegnata ad accogliere 35 mila profughi e non ne ha preso neppure un terzo – aggiunge -. Con i 5 milioni di italiani che vivono in povertà assoluta, un milione dei quali minorenni, le tasse pagate dagli italiani e dagli immigrati regolari, che sono miei fratelli”, secondo Salvini non si può deflettere dalla linea dura sull’immigrazione clandestina. E dopo il mancato intervento dell’Unione europea sulla vicenda Diciotti, il ministro Salvini sta cercando delle soluzioni autonome. “Sto valutando la possibilità di fare procedure di identificazione e riconoscimento per individuare profughi veri, che sono la minoranza, dai finti profughi prima ancora che le persone sbarchino”, ha dichiarato a Zapping. 

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E a proposito dell’inchiesta della procura di Agrigento, per cui domani il procuratore Luigi Patronaggio volerà a Roma per interrogare alcuni funzionari del Viminale ha contrattaccato: “Interrogasse me, andasse dal capo. Non andasse a interrogare i funzionari, che svolgono le direttive che il responsabile dà, cioè io. Se questo magistrato vuole capire qualcosa gli consiglio di evitare i passaggi intermedi. Siccome c’è questo presunto sequestratore e torturatore, sono disponibile a farmi interrogare anche domani mattina”.

 

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24 Agosto 2018, 20:21

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