La commissione da l'ok alla nuova rete ospedaliera siciliana

Sanità, ok della Commissione Salute alla nuova rete ospedaliera

Schifani: "Parere favorevole della Commissione passaggio fondamentale"

PALERMO – Via libera da parte della commissione Salute dell’Assemblea regionale siciliana al piano di revisione della rete ospedaliera nell’Isola. Il parere favorevole da parte dei deputati è arrivato a maggioranza.

Il documento, a questo punto, tornerà sul tavolo della giunta regionale per l’approvazione definitiva e, a seguire, sarà inviato al ministero della Salute.

Laccoto: “Passo avanti verso l’efficentamento del sistema”

“Si conclude un percorso intenso, nato dalla condivisione promossa dal governo regionale con le Asp, i sindacati e i sindaci delle province siciliane – dice il presidente della commissione Sanità Giuseppe Laccoto -. Al di là delle diverse posizioni politiche, desidero ringraziare tutti i componenti della commissione Salute per la maturità dimostrata e per l’impegno comune volto al miglioramento dei servizi sanitari della nostra Regione”.

“Un sentito ringraziamento va al presidente della Regione, Renato Schifani, e all’assessore Daniela Faraoni per la disponibilità e il dialogo costanti, la partecipazione e lo spirito di condivisione mostrati”, aggiunge Laccoto che poi continua: “La nuova rete ospedaliera non risolve da sola i problemi della sanità siciliana, ma rappresenta un passo importante verso l’efficientamento del sistema, ponendosi in continuità e in integrazione con il percorso di potenziamento dei servizi territoriali. L’obiettivo è costruire un modello sanitario che funzioni come un unico sistema, in cui ospedali, territorio e strutture intermedie operino in stretta sinergia”.

Schifani: “Cardiochirurgia pediatrica di Taormina una priorità”

“Il parere favorevole della Commissione – dice Schifani commentando l’ok alla nuova rete ospedaliera – rappresenta un passaggio fondamentale verso una riorganizzazione più moderna ed efficiente della nostra rete ospedaliera. Ringrazio il presidente Laccoto per il suo impegno. La Sicilia ha bisogno di strutture in grado di garantire qualità e prossimità delle cure, con particolare attenzione alle esigenze dei territori”.

“La scorsa settimana – aggiunge Schifani – ho già incontrato il ministro della Salute, Orazio Schillaci, con cui ho avuto un proficuo confronto su queste tematiche, ottenendo la massima disponibilità alla collaborazione. Tra le priorità ribadisco l’impegno della Regione per la salvaguardia del Centro di cardiochirurgia pediatrica di Taormina, che rappresenta un presidio di eccellenza per tutta l’Isola“.

Faraoni: “L’ok conferma la validità del lavoro svolto”

Anche l’assessore regionale alla Salute, Daniela Faraoni, ha voluto sottolineare l’importanza del voto di oggi. “Il via libera della Commissione – afferma l’assessore – conferma la validità del lavoro svolto”.

“La nuova Rete ospedaliera – aggiunge l’assessore Faraoni – non rappresenta soltanto una riorganizzazione delle strutture per acuti e post-acuti, ma costituisce l’occasione per valorizzare le risorse disponibili e adattarle alle esigenze dei cittadini. È anche uno strumento per contenere la mobilità extra-regionale, ridurre le liste d’attesa e favorire l’uscita dal piano di rientro. Ringrazio tutte le forze politiche per aver condiviso con il governo un percorso che segna passi importanti verso un sistema sanitario regionale più vicino ai bisogni della popolazione”.

La Regione proseguirà ora l’iter per arrivare all’approvazione definitiva del Piano da parte del ministero della Salute e alla sua piena attuazione.

FdI: “Ecco le nostre proposte migliorative”

Da Fratelli d’Italia è stato dato in Commissione Sanità dell’Ars parere favorevole alla proposta di revisione della rete ospedaliera siciliana, sottolineando in particolare apprezzamento per l’inserimento della Cardiochirurgia Pediatrica di Taormina. 

Tuttavia, il gruppo presieduto da Giorgio Assenza e rappresentato da Giuseppe Zitelli e Pino Galluzzo ha contemporaneamente redatto e fatto mettere a verbale un documento contenente proposte migliorative, evidenziando “alcune discrepanze che si possono rilevare su tutto il territorio regionale”.

Ad esempio è auspicato “un preventivo confronto con il Ministero della Salute, in vista della modifica del Dm 70, al fine di rivalutare nel numero complessivo i posti letto, tenuto conto della sostenibilità economica della rete rispetto al fondo sanitario”.

Dal gruppo all’Ars di FdI è richiesto pure di “indicare l’indice di realizzabilità dell’attivazione dei posti letto, alla luce dell’andamento delle procedure di selezione del personale in ciascuna Azienda, nonché alla luce della effettiva esistenza degli spazi destinati all’attivazione dei rispettivi reparti”. 

Inoltre, il gruppo di FdI ha allegato tre documenti contenenti la richiesta di modifiche alle previsioni relative agli ospedali di Bronte, Paternò e Giarre. Suggerito pure di eliminare il taglio di 12 posti all’ospedale di Gela e di prevedere il secondo monoblocco dell’ospedale “Giovanni Paolo II” di Ragusa. Tra le altre proposte FdI sollecita l’inserimento del Polo di riabilitazione regionale di Pergusa, la riserva di posti letto per Ismett II e di inserire i punti nascita oggetto di deroga (ad esempio Corleone) prevedendo le discipline obbligatorie. Dal gruppo Fratelli d’Italia è chiesto anche di adeguare i posti letto di area medica agli accessi di Ps con ricovero, in modo particolare nelle aree ad alta densità abitativa, quali ad esempio Vittoria, Gela, Avola, Termini Imerese e Marsala.

M5S: “Rete ospedaliera nata vecchia, altra occasione persa”

 “La rete ospedaliera? Questa rimodulazione è l’ennesima occasione persa, lo abbiamo detto più volte e lo ripetiamo: la nuova rete nasce vecchia e promette poco di buono per il paziente. Ci sarebbero tantissime cose da cambiare”. Lo affermano i componenti della commissione Salute del M5s all’Ars, Antonio De Luca e Carlo Gilistro, che oggi hanno “bocciato, senza alcuna esitazione, il progetto presentato dal governo”.

“Hanno voluto fare in fretta piuttosto che fare bene – dicono i due deputati – e presto i nodi, che sono tanti, verranno tutti al pettine. Questa rete è il trionfo dell’improvvisazione, solo un pessimo restyling di quello del 2022, che a sua volta era una modifica di quello mai entrato in vigore dell’allora assessore Gucciardi. Non considera tantissime cose che dovevano essere invece i pilastri del nuovo piano come, solo per fare qualche esempio, il calo demografico intercorso negli anni, i flussi intraregionali e i dati di mortalità specifica per patologia che ha delle discrepanze impressionanti tra le province. Abbiamo provato in tutti i modi – concludono De Luca e Gilistro – a fare sentire le nostre ragioni in commissione per fare cambiare rotta al governo. Non c’è stato nulla da fare e ora le conseguenze le sconteranno, come sempre, i siciliani”.


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