PALERMO – “I cittadini sono stufi di dover aspettare anche otto mesi per un referto istologico mentre qui in Sicilia ci sono più di 130 milioni di mazzette sulla sanità, per esempio. Sono stufi di rimanere in liste di attesa mentre i comitati di affari sono in prima linea per spolparsi la sanità pubblica”. Sono queste le prime parole del leader del M5S, Giuseppe Conte, oggi a Palermo per il corteo ‘Sanità per tutti’.
“Dobbiamo dire basta – continua Conte -. Basta ai definanziamenti e ai tagli di Giorgia Meloni, basta ad un governo inefficiente che addirittura qui toglie, solo alla Sicilia, 140 milioni di fondi destinati alla sanità. Basta a tutte queste inefficienze, sprechi e malaffare mentre invece si pianificano decine di miliardi per acquistare armi: è una pura follia”.
Conte: “Ribadiamo il no al riarmo”
Poco prima della marcia, il presidente Conte ha ribadito anche la posizione del M5s sul riarmo. “Siamo in prima linea a dire no al riarmo – spiega -. No, ad una escalation militare. Vogliamo politici, governanti, che si assumono la responsabilità e il coraggio di indirizzare i conflitti a soluzione. Abbiamo bisogno del ritorno della diplomazia e soprattutto di dire stop a questo genocidio in corso a Gaza”.
“Il governo – aggiunge l’ex premier – non ci ha detto se condanna o no l’attacco all’Iran di Netanyahu – che ormai ha una condotta criminale – a infrastrutture, non solo a vertici militari ma anche a vertici civili, a scienziati iraniani. In più sta perseguendo, e lo ha detto chiaramente, un cambio di regime. In tutti i paesi, dalla Libia all’Afghanistan all’Iraq, in cui siamo andati per cambiare i regimi, i risultati sono stati disastrosi. E noi che facciamo? Lo scrive Netanyahu il diritto internazionale?”.
“Sanità pubblica vacca da mungere”
Conte è un fiume in piena: “Bisogna mandare a casa questa classe politica inefficiente che è ottima quando dimostra di sapere costruire sistemi clientelari. La sanità pubblica è diventata una mucca da mungere per il clientelismo politico più becero”.
“La sanità, qui in Sicilia, in particolare – prosegue – vede persone che non riescono a curarsi. C’è chi è costretto ad andare fuori dall’isola. C’è chi ha bambini piccoli e non sa se, domani, potrà continuare a curarli, nel caso specifico a Taormina, nel Centro cardiologico, ad esempio, che verrà chiuso. Vi sono progetti del Pnrr che sono stati cancellati”.
“Dobbiamo riformarla questa sanità. Dobbiamo – sottolinea – riappropriarci della sanità a restituirla ai cittadini e soprattutto batterci affinché i soldi vengano utilizzati a loro favore. Noi non faremo mai patti con il comitato d’affari. Dobbiamo fare un patto con i cittadini, i soldi ci sono e dimostreremo che possono essere utilizzati per migliorare, efficacemente il sistema sanitario”, conclude Conte.
Chi c’è in piazza
Alla manifestazione di Palermo sulla sanità pubblica, organizzata dal M5S, otre al presidente dei pentastellati Giuseppe Conte ci sono, tra gli altri, il segretario regionale del Pd in Sicilia Anthony Barbagallo, la senatrice del M5S Dolores Bevilacqua, il deputato all’Ars e leader del movimento Controcorrente Ismaele La Vardera, l’eurodeputato di Avs Leoluca Orlando, rappresentanti di altri partitii del centrosinistra e della Cgil, e associazioni.
Le parole degli esponenti del M5s
“Oggi a Palermo siamo in piazza per difendere un diritto che sta scomparendo: la sanità pubblica. Giorgia Meloni su questo tema sta compiendo il più feroce dei tradimenti sulla pelle degli italiani. Le liste d’attesa sono interminabili, i reparti chiudono, il personale sanitario è stremato e lasciato solo. Mentre si stanziano miliardi per le armi, nessuno investe in ospedali, medici, cure. Eppure la richiesta dei cittadini è chiara: salute, non spese militari. Siamo qui per ribadirlo con forza. La sanità pubblica non si tocca. Si finanzia, si rafforza, si rispetta”, dicono gli esponenti M5S in commissione Sanità all’Assemblea regionale siciliana.
Orlando (Avs): “Il governo taglia la sanità”
“Il governo Meloni dietro slogan e fake news taglia risorse alla sanità pubblica, aumenta le opportunità per la sanità privata, mortifica professionalità di operatori e diritti specie delle fasce più deboli trascurando sanità di territorio, allungando i tempi delle liste di attesa e lasciando nel caos i pronto soccorso”.
Lo ha detto l’europarlamentare di Avs Leoluca Orlando, intervenuto a Palermo alla manifestazione “Sanità per tutti”.
“In Sicilia, spesso, la magistratura fa emergere comportamenti e reati che evidenziano un vero e proprio comitato di affari illeciti, corruzione e clientelismo. Mentre la magistratura – ha detto – cerca di far rispettare la legge, il governo Schifani, Cuffaro, Fratelli di Italia e Lega Salvini persistono in un atteggiamento che va dal rifiuto di interventi strutturali e finanziari per la sanità pubblica alla complicità politica nei riguardi di clientele, corruzione e affari illeciti. Una volta per tutte rispondano all’Ars delle proprie responsabilità”, ha concluso.
Barbagallo (Pd): “Abbiamo aderito con convinzione”
“Il Partito democratico siciliano ha aderito con convinzione alla manifestazione promossa dal M5s. Lo abbiamo fatto perchè crediamo fermamente che da questo palco si costruisce l’alternativa alle destre in Sicilia. Perchè siamo padroni del futuro. Il passato è alle nostre spalle”.
L’ha detto il segretario regionale del Pd Sicilia, Anthony Barbagallo, intervenendo dal palco a piazza Bologni.
“Sanità per tutti è il titolo dell’iniziativa di oggi – ha proseguito – come prevede la costituzione all’art 32. Questa è la sanità che vogliamo per cui una grande ministra come Tina Anselmi, la partigiana, si è battuta istituendo il servizio sanitario nazionale con la legge 833/78. In Sicilia purtroppo quel principio è lontano anni luce. Gli anni del centrodestra al governo sono stati contraddistinti da scandali colossali come quello del ritardo dei referti istologici all’Asp di Trapani, o l’immagine della gamba immobilizzata con il cartone. Non sono mancati gli scandali giudiziari – come quello dei giorni scorsi, ennesima riprova che in Sicilia la magistratura arriva prima della politica, mentre il governatore s’è limitato a rimuovere – bontà sua – il consulente regionale a capo della cricca”.
La ricetta del Pd è semplice: “Crediamo – ha continuato Barbagallo – che serva un modello nuovo. Quello si, della sanità per tutti. Ma che passi dalla scelta dei manager migliori. Se vinceremo le elezioni verranno scelti i manager migliori. I remuneratissimi direttori sanitari o amministrativi o componenti della direzione sanitaria o amministrativa – senza rossore – si candidano a sindaco in uno dei comuni dell’azienda territoriale per cui lavorano”.
Mannino (Cgil): “Continui la mobilitazione”
“Quella di oggi è una piazza importante su un tema su cui come Cgil abbiamo messo in campo in questi mesi una mobilitazione continua per il diritto alla salute e contro politiche che hanno portato il sistema sanitario allo sfascio. La mobilitazione deve proseguire territorio per territorio, coinvolgendo quanti più soggetti possibile”.
Sono le parole del segretario generale della Cgil Sicilia, Alfio Mannino, intervenuto a Palermo.
“Diciamo basta a politiche clientelari, finalizzate al consenso, e alle ragioni di schieramento – ha sottolineato Mannino – che hanno prevalso finora sugli interessi dei siciliani. Occorre restituire efficienza al sistema pubblico cominciando con le nomine che devono essere guidate esclusivamente da principi di competenza. Parallelamente chiediamo un piano che rilanci la sanità pubblica, attraverso una opportuna riorganizzazione e le assunzioni di personale”.
Mannino ha definito “sconcertante il continuo emergere di falle nel sistema e di illegalità e corruzione. E le inefficienze che colpiscono i cittadini rendendo di fatto inesigibile il diritto alla salute. E una gestione come quella attuale che lascia spazi alla malasanità e agli illeciti”.
Oddo (Psi): “Ripartiamo uniti dal diritto alla salute”
“Sono felice di essere qui non solo come leader di un partito che ha aderito a questa iniziativa ma anche e soprattutto come malato oncologico visto che sono uno dei tremila che ha fatto la biopsia su un secondo sospetto cancro a Trapani e ha ricevuto l’esito dell’esame, per fortuna negativo, altrimenti non sarei qua, dopo ben 7 mesi”.
A dirlo è Nino Oddo, segretario regionale del Partito socialista italiano, intervenuto sul palco di piazza Bologni.
“E inconcepibile che chi nasce in questa regione, a causa della malasanità, abbia un’aspettativa di vita di 18 mesi inferiore rispetto a chi nasce in una città del nord – ha aggiunto -. Noi abbiamo il diritto di avere pari condizioni rispetto al resto di Italia e, per questo, penso che una opposizione che vuole candidarsi alla guida della regione debba partire proprio dal diritto alla salute dei cittadini siciliani che ad oggi risulta praticamente negato”, ha concluso Oddo.