PALERMO – La commissione Affari istituzionali dell’Ars ha dato il via libera alla nomina di Giorgio Giulio Santonocito alla guida del Policlinico di Catania. L’ok alla nomina da parte dell’organismo presieduto da Ignazio Abbate è arrivato a maggioranza.
La nomina di Santonocito a Catania ha ricevuto l’ok di Abbate (Dc), Miccichè (Misto), Intravaia e Pellegrino (FI), Di Mauro (Popolari e autonomisti), Laccoto (Lega) e Zitelli (FdI). Contrari Cambiano e Adorno (M5s), Catanzaro e Giambona (Pd), Lombardo (Sud chiama nord).
Il puzzle delle nomine nella sanità
Santonocito, che finora ha rivestito i panni di commissario del Policlinico etneo, lascia libera la postazione del Policlinico Gaetano Martino di Messina, dove da un anno ricopriva l’incarico di direttore generale. A Messina potrebbe arrivare Salvatore Iacolino, attuale direttore del dipartimento Pianificazione strategica dell’assessorato alla Salute. Ogni nuova decisione sulla sanità, però, resta in standby. Tutto rinviato al 2026, dopo l’approvazione della Finanziaria che è stata appena incardinata in Aula con i suoi 134 articoli. A questo punto la palla torna nelle mani della Giunta, che dovrà ratificare sia la nomina di Santonocito al Policlinico di Catania che quella di Alberto Firenze all’Asp di Palermo.
Giambona: “Vecchie logiche di spartizione del potere”
Sul voto della commissione Affari istituzionali si è scagliato in Aula il deputato dem Mario Giambona: “Lo stesso governatore Schifani ha ipotizzato per le nomine nella sanità un cambio di metodo – ha affermato – e invece la commissione Affari istituzionali ha votato secondo le vecchie logiche di spartizione del potere da parte della politica”.

