Santa Lucia passa | Le arancine restano

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13 Dicembre 2016, 18:40

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Nel giorno di Santa Lucia viene lanciato l’Arancinario, una mini guida per imparare a realizzare le arancine indicando i vari passaggi per la cottura del riso, la formatura (a mano o con gli stampi), la croccante panatura fino al fatidico e delicato momento della frittura. A dare un contributo anche sotto l’aspetto storico-culturale, raccontando tante curiosità, in questo ricettario pubblicato dall’inventore dell’Arancinotto (notissimo stampo per arancini), è lo studioso Carlo Blangiforti che con la sua prefazione regala al lettore piacevoli nozioni sulla storia dell’arancina e sulla sua evoluzione e diffusione, così come un divertente chiarimento sulla ormai secolare diatriba riguardante il “sesso” da attribuire a questo piatto: arancina, alla palermitana, a forma tonda, per evidenziarne una specie di rotondità, morbidezza materna, oppure arancino, alla catanese, a punta, simbolo del vulcano Etna e della virilità maschile? “L’arancino o l’arancina – spiega Blangiforti – è, senza alcun dubbio, protagonista dello street-food siciliano e come nessun altro piatto racchiude in sé il profondo e intimo senso della sicilitudine: un piatto radicato nell’anima della tradizione capace di innovarsi e trasformarsi in un ciclo continuo”. La sfida è stata quella di rifarsi alle tradizioni raccogliendo le ricette più famose e tipiche delle varie realtà locali, per trasformarle in arancine/i con l’obiettivo di portare un po’ di Sicilia sulle tavole di tutto il mondo.

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13 Dicembre 2016, 18:40

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