Sapori e prodotti tipici siciliani|Il viaggio attraverso il gusto

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28 Ottobre 2010, 12:22

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Andare in giro per la Sicilia inseguendo quella che può essere considerata l’icona golosa della stagione: i funghi. I love Sicilia, il mensile di stile, tendenze e consumi, nel numero in edicola da domani, venerdì 29 ottobre, dedica al gusto la copertina della Sicilia orientale proponendo quattro itinerari – Monti Iblei, Nebrodi, Madonie ed Etna – con tutte le dritte su dove mangiare, dormire e acquistare prodotti tipici. Luoghi e paesaggi magari non troppo noti, piccoli musei, opere d’arte e chiese. Casari, piccoli allevatori, preparatori di salumi di qualità, di conserve e di marmellate artigianali da scovare. E ancora, osterie, trattorie e ristoranti, importanti e non, anche poco o per nulla rinomati, da provare: c’è un mondo sorprendente, fatto di cose piccole e grandi, che vale la pena di conoscere.
Così, ad esempio, a Palazzolo Acreide, nel comprensorio degli Iblei, Andrea Alì prepara pietanze a base di funghi del vicino bosco di Baulì. E per dormire? La scelta è variegata: dal centralissimo B&B Attiko al comodo Hotel Colle Acre o al piacevole agriturismo Giannavì. A Buccheri, la tradizione contadina è concentrata nei saporiti piatti di “U Locale”, mentre ci si ritempra nel cuore cittadino nel piccolo e lindo B&B Don Luciano, oppure nel confortevole e sfizioso Agriturismo Terraliva.
Ricchi di boschi e punteggiati da profonde fiumare, laghetti e bivieri, i Nebrodi costituiscono un insieme prezioso e integro di biodiversità. Qui le proposte variano da “L’Antica Filanda” di Caprileone a “La Petrusa” di Longi. Da non perdere il divertente “Nebrodi Adventure Park”. Sulle Madonie, Castelbuono avvince per la bellezza delle sue chiese e il fascino del castello medievale. Ma – lo sanno in tanti – si viene anche per “Il Presidente”, alias Peppe Carollo, titolare di “Nangalarruni”, forse il locale dove gira la più ampia scelta di funghi dell’intera Sicilia. Infine l’Etna, dove è possibile mangiare porcini “a go go” nel ristorante “Boccaperta” di Linguaglossa, mentre il relax è assicurato dal “Nido dell’Etna”. E poi ancora, “Nero di Cenere” a Nicolosi; “San Giorgio e il Drago” a  Randazzo e, per ritemprarsi,  il B&B “Perla dell’Etna”.

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28 Ottobre 2010, 12:22

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