PALERMO – Una giunta straordinaria per ufficializzare il segnale del governo rispetto ai dirigenti regionali coinvolti pesantemente nell’inchiesta della procura di Palermo che ipotizza, tra gli altri, il reato pesantissimo di corruzione. Il governatore Renato Schifani ha deciso di rientrare anzitempo dalla missione a Bruxelles e convocare già per il pomeriggio di oggi, venerdì 7 novembre, l’Esecutivo.
Non ci saranno interventi sulla composizione della Giunta (un rimpasto in questo momento sarebbe una mossa difficilmente digeribile dai partiti) ma Schifani intende dare seguito all’annuncio dato nelle ore nelle quale scoppiava il caso giudiziario, quando Palazzo d’Orleans informava sulla “massima attenzione” e sul “massimo rigore” con i quali stava seguendo gli sviluppi dell’inchiesta. A distanza di due giorni da quella presa di posizione i fatti raccontati dalla stampa avrebbero convinto il presidente della Regione a non attendere l’esito della pronuncia del gip sulle misure cautelari chieste dalla Procura.

L’intervento del governo sui dirigenti coinvolti
Da qui la necessità di un intervento rispetto ai dirigenti coinvolti nell’inchiesta. Massima prudenza e garantismo nei confronti dei diretti interessati, ma per Palazzo d’Orleans il segnale da dare all’esterno non è più rinviabile. C’è da sostituire il direttore generale dell’Asp di Siracusa, Alessandro Caltagirone, che pur ribadendo la propria estraneità alle accuse della Procura rispetto ad una gara dell’Azienda sanitaria aretusea, ha deciso di autosospendersi dall’incarico.
In bilico anche la posizione di Maria Letizia Di Liberti, dirigente generale del dipartimento alla Famiglia indagata. Di Liberti avrebbe dato notizie in anteprima a Totò Cuffaro rispetto ad alcuni bandi della Regione. In standby, invece, altri nomi importanti della burocrazia regionale citati nell’inchiesta ma non indagati: il capo della Protezione civile Salvo Cocina e la guida (con proroga tecnica) del dipartimento Pianificazione strategica Salvatore Iacolino. Palazzo d’Orleans non sembra intenzionato a fare mosse azzardate.
Il vertice di maggioranza
Dalla riunione di maggioranza di giovedì, dove la Dc era presente con il solo Ignazio Abbate, è emersa intanto la “massima fiducia” nella magistratura. Al vertice il coordinatore regionale di Forza Italia, Marcello Caruso, ha trasmesso agli alleati il pensiero del presidente della Regione alla vigilia di un passaggio importante come quello della Finanziaria: “È il momento essere più uniti che mai, smussando le divergenze tra di noi per andare avanti”. negli stessi minuti il governatore mandava un messaggio via social che spazzava via le voci su clamorose decisioni da parte di Schifani: “Il mio impegno per la Sicilia non si ferma”, le parole nette del governatore.

