Sicilia, Schifani: "Nessuna tensione nel governo" - Live Sicilia

Schifani: “Nessuna tensione, clima sereno nel governo”

Il governatore getta acqua sul fuoco

PALERMO – “Il clima è sereno, nessuna tensione nel governo regionale”. Il presidente Renato Schifani getta acqua sul fuoco e prova a stemperare il clima post voto, che ha infiammato le ore successive allo spoglio delle ultime amministrative.

Guerre e Fratelli

La guerra tra Fratelli d’Italia e la Lega e lo scontro interno in Forza Italia animano lo scenario, ma Schifani rilancia l’azione di governo, a partire dai “fatti” e dalle “eccellenze”, come il “ritorno del festival del Cinema”, sottolinea l’assessore al Turismo Elvira Amata e un “calendario ricco”, lasciato dal governo Musumeci, aggiunge Schifani.

Arte e politica

E in quest’ottica, con accanto l’assessore Elvira Amata, la soprintendente della Fondazione Taormina Arte Ester Bonafede e il Maestro Beatrice Venezi, Schifani invita la stampa a parlare “anche delle cose importanti che la Regione sta portando avanti”. Come la nuova stagione della Fondazione Taormina Arte.
E a quel punto arriva il riferimento all’azione di governo. “Andremo al ballottaggio con un centrodestra compatto – insiste il presidente della Regione -. La forza del mio governo sarà quella di procedere compatto, sulla scia di un esecutivo nazionale a trazione Meloni che sta andando molto bene”. Il governatore siciliano derubrica le tensioni tra Lega e Fdi a “normali incomprensioni” e non fa alcun accenno al possibile “rimpasto”, ovvero “una verifica assessorato per assessorato”, come aveva anticipato a LiveSicilia.

Faide e poltrone

Ma dopo il voto gli animi all’interno del centrodestra si sono scaldati. I leghisti di stampo sammartiniano hanno puntato alcune ale di Fratelli d’Italia, in particolare quelle che chiedono la testa dell’assessore Turano, per l’esito del voto trapanese. Ma contemporaneamente, il vicepresidente della Regione sta colpendo ai fianchi i compagni di partito con la coordinatrice Annalisa Tardino. E ancora, ci sono i posti nelle partecipate che devono essere distribuiti, dopo il tripudio di voti di Catania, tra i sostenitori di Enrico Trantino. Non da ultimo, le Europee iniziano a tornare sul tavolino dei partiti. Quanto basta per un’estate che si preannuncia incandescente nel governo regionale.


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