Politica

Schifani: “Tolleranza zero verso i ‘furbetti del vaccino'”

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10 Gennaio 2021, 18:47

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PALERMO “Il 2 dicembre dello scorso anno il Parlamento ha approvato all’unanimita’ le linee guida del piano di distribuzione vaccinale anti-Covid”, ha spiegato all’Italpress Renato Schifani, senatore di Forza Italia e consigliere politico di Silvio Berlusconi. “In questo testo – ha continuato – è stato fissato che la priorità assoluta andasse a una platea di un milione e 400 mila soggetti costituiti da operatori – e ribadisco operatori – sanitari e parasanitari, cioè a stretto contatto con l’assistenza al paziente, e dagli ospiti Rsa. Lo stesso piano prevedeva che in seconda fase si sarebbe passati agli ultra 80enni e via via a scalare secondo l’età. Il piano aggiungeva che, qualora il nostro Paese avesse potuto acquisire ulteriori dosi di vaccino diverse da quelle Pfizer e quindi integrate al proprio portafoglio vaccinale – ha proseguito -, la prima fase emergenziale si sarebbe potuta estendere alle categorie professionali con maggiore contatto sociale, cioè insegnanti, poliziotti e altri. Questa è la volontà del Parlamento, che è la casa degli italiani”.

A fronte delle priorità stabilite su base nazionale, pero’, in alcuni casi il vaccino non sarebbe stato somministrato soltanto agli operatori sanitari. “Gli episodi che sono venuti alla luce in questi ultimi giorni a Palermo e provincia – ha detto Schifani – destano in me preoccupazione e indignazione, perche’ denotano come purtroppo favoritismi e connivenze diano luogo a somministrazioni di vaccino a figure che non ne hanno ancora diritto, creando non soltanto allarme sociale ma rischiando addirittura di aprire un vero e proprio conflitto sociale del quale non abbiamo bisogno. Il nostro paese sta vivendo una terribile emergenza sanitaria ed economica e di tutto ha bisogno tranne che assistere a episodi che meritano indignazione e condanna senza se e senza ma”.

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Il senatore ha precisato di conoscere “bene i responsabili della direzione generale dell’Asp 6 e in particolar modo il direttore generale, Daniela Faraoni, che si distingue per grandissima professionalità e responsabilità e che tanti ci invidiano. Sono certissimo – ha aggiunto – che saprà intervenire col dovuto rigore perche’ in questi casi e’ indispensabile adottare il principio della tolleranza zero, così come sono certo che anche le forze dell’ordine preposte a tali controlli faranno il loro dovere. Lo dobbiamo ai nostri malati di Covid, a coloro i quali non ci sono più a causa di questo mostro e al dolore dei familiari che piangono parenti perduti”.

Al centro delle polemiche anche qualche caso in cui il vaccino sarebbe stato somministrato a personale amministrativo. “Quando si parla di operatori sanitari e parasanitari – ha spiegato Schifani – ci si riferisce a quelli a stretto contatto con il paziente, non certo giovani direttori amministrativi di strutture della nostra provincia che, aggirando la norma, si sono avvalsi della vaccinazione dando un pessimo esempio di pubblici comportamenti”.

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10 Gennaio 2021, 18:47

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