Schifani: "Amareggiato per le porte in faccia a Cuffaro. E sulla Lantieri..." - Live Sicilia

Schifani: “Amareggiato per le porte in faccia a Cuffaro. E sulla Lantieri…”

Il governatore ha parlato anche del commissariamento dell'A19
VERSO LE EUROPEE
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SCILLATO (PALERMO) – Renato Schifani, presidente della Regione siciliana, questa mattina ha partecipato alla cerimonia per la fine di un cantiere a Scillato, lungo l’autostrada Palermo-Catania. Tra i temi toccati dal governatore anche le liste in vista delle prossime elezioni europee.

“Io contrario alla candidatura di Luisa Lantieri in Forza Italia? È una delle più grande bufale che ho letto – ha tagliato corto -. Non sono abituato a dare veti, poi sarebbe assurdo mettere un veto su una deputata che stimo, che abbiamo eletto vice presidente del Parlamento regionale, che è stata eletta con i voti di Forza Italia”.

Non ho voluto fare smentite ufficiali – ha aggiunto – perché se dovessi smentire tutto quello che dicono i giornali perderei troppo tempo, ho preferito il silenzio. Adesso che me lo chiedete devo dire che tutti i deputati hanno pari dignità per essere candidati”.

“Il tema è un altro, noi la lista l’abbiamo chiusa con tre uomini e tre donne in Sicilia. Dalla Sardegna ci chiedono di indicare una donna in più perché loro indicheranno solo un uomo. Il tema quindi è nazionale, se la Sardegna non dovesse indicare una donna, toccherebbe alla Sicilia indicare una quarta donna: credo che la soluzione di indicare la terza deputata in carica dovrebbe essere la soluzione naturale”.

Cuffaro e le mancate alleanze

Schifani si è soffermato anche sul tema legato all’alleanza con il Dc di Totò Cuffaro che cerca ancora “casa”. “I voti di Totò Cuffaro sono utili e apprezzati dal centrodestra. Con i voti della Dc sono stati eletti il sindaco di Palermo, il sindaco di Catania, e a Caltanissetta, dove si vota a giugno, la Democrazia cristiana è con noi”.

“Quando qualcuno ha la puzza sotto il naso non mi fa piacere: io sono di spirito liberale, democratico e rispetto la Costituzione. Osservo questo scenario sicuramente con una certa amarezza perché credo che la politica dovrebbe avere il coraggio di volare alto”.

“Cuffaro ha espiato la sua pena in maniera esemplare, è un libero cittadino, dotato di diritto elettorale attivo e passivo. Ha un un partito che è una realtà, ha degli assessori che operano benissimo all’interno della mia giunta, tanti deputati regionali e tanti consiglieri in tutta la Sicilia. È un partito che è votato liberamente dai cittadini”.

“Il commissariamento dell’A19 funziona”

“Da quando c’è la gestione commissariale dell’A19 parecchie decine di chilometri di autostrada Palermo-Catania sono state liberate per la fruizione totale, con una fortissima sollecitazione nei confronti dei cantieri, questo è un fatto innegabile. Ringrazio il ministro Salvini che ha avuto fiducia in me, i due sub commissari dell’Anas e della Regione. Si è creato uno spirito di squadra e questo ha determinato una competizione tra le imprese a chi finisce prima”.

“Entro il 2026 autostrada libera”

“Contiamo entro dicembre del 2026 di rendere libera tutta o quasi tutta l’autostrada Palermo-Catania, che non era mai stata oggetto di interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria – ha continuato Schifani – . L’intervento di Anas è pari a più di 800 milioni di euro, è un intervento massiccio su tanti cantieri. Però evidentemente serviva uno stimolo col commissariamento voluto dal governo centrale”.

“Ritardi nei pagamenti dall’Anas”

C’è un problema di ritardi da parte dell’Anas nei pagamenti alle imprese che stanno lavorando in numerosi cantieri in Sicilia e altrove. La questione è stata segnalata oggi al presidente della Regione dal titolare dell’impresa che ha eseguito i lavori durante la cerimonia di riapertura di un tratto della Palermo-Catania.

“La categoria delle imprese è preoccupata – ha detto l’imprenditore – perché se la prima stazione appaltante in Italia ha un problema di liquidità in un momento particolarmente importante dal punto di vista degli investimenti questo rappresenta un elemento critico. Non è un problema solo del compartimento Sicilia ma dell’intero sistema Paese”.


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