07 Luglio 2023, 17:39
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PALERMO – Poche parole, ma ben scandite, per rispondere alla domanda se esista o meno una questione morale in quell’Assemblea regionale siciliana lambita dal caso Di Ferro e dallo spettro della cocaina. Elly Schlein arriva a Palazzo dei Normanni per un convegno su Pnrr e autonomia differenziata, e non dribbla la domanda: “A differenza della destra che governa questo Paese, noi abbiamo fiducia nel lavoro della magistratura che speriamo chiarisca ogni aspetto di questa vicenda”.
Attorno alla segretaria c’è gran parte del gruppo parlamentare dem. C’è anche Nello Dipasquale, deputato questore il cui autista, Stefano Sucato, fu immortalato dalle telecamere nascoste mentre accompagnava a Villa Zito, Giancarlo Migliorisi, ex componente dello staff del presidente dell’Ars Gaetano Galvagno, che in quell’occasione, secondo gli inquirenti, avrebbe acquistato cocaina da Di Ferro. Dipasquale, che non è indagato, si è detto “basito” per quanto scopetto: “Non ne sapevo nulla, non ho dato l’autorizzazione a usare la macchina – ha affermato il parlamentare dem -. Se è vero quello che dicono gli investigatori, e non ho motivo di dubitarne, è stata carpita la buona fede dell’autista su cui non nutro alcun dubbio”.
Sucato, dal canto suo, professa “serenità”: “Ho riferito tutto ai pm, mi sono rpesentato spontaneamente. Io ho solo accompagnato questa persona, ovviamente non sapevo cosa dovesse fare”. Non è indagato neanche l’ex presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè, che però davanti ai p ha ammesso di avere fatto uso di cocaina. Uno dei filoni dell’inchiesta riguarda poi l’uso delle auto blu all’Assemblea regionale. Il Movimento cinque stelle nei giorni scorsi ha chiesto di rivedere il regolamento: “Si può fare politica anche facendone a meno”, hanno ricordato i pentastellati di Palazzo dei Normanni
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07 Luglio 2023, 17:39