SCIACCA – Il gup del tribunale di Sciacca Dino Toscano ha assolto dall’accusa di tentato triplice omicidio Daniele Alba, il meccanico di Cianciana che il 23 maggio del 2024, tra le mura di casa, accoltellò la moglie e i due figli, di tre e sei anni, ferendoli gravemente.
Tentato omicidio, l’assoluzione
Il giudice ha accolto la richiesta dei suoi legali, gli avvocati Luca Burgio e Maurizio Gaudio, di riconoscere all’imputato la seminfermità mentale al momento dei fatti.
L’uomo è stato assolto anche dalle accuse di sequestro di persona e resistenza a pubblico ufficiale, ma lo ha riconosciuto colpevole per i reati di maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale, commessi prima dell’aggressione.
Il giudice ne ha disposto il ricovero, per una durata di sette anni, in una residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza.Il gup ha disposto alla moglie e ai figli dell’uomo il riconoscimento di una provvisionale di 5.000 euro e di 1.000 euro in favore dell’associazione “Gens nova”.
La ricostruzione dei fatti
Nel primo pomeriggio del 23 maggio 2024, poco dopo essere stata aggredita dal marito, la moglie di Alba e uno dei bambini riuscirono a fuggire. L’uomo si barricò nell’appartamento, inizialmente trattenendo con sé l’altra figlia, anche lei ferita, da lui poi consegnata ai soccorritori dopo che aveva perso molto sangue.
Al culmine di una lunga trattativa con i carabinieri, l’uomo si sarebbe poi arreso. Moglie e figli, accoltellati in diverse parti del corpo, furono ricoverati per diverse settimane in prognosi riservata e sottoposti a diversi interventi chirurgici.

