15 Luglio 2023, 11:21
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PALERMO – Fino a 1.000 voli, tra nazionali e internazionali, a rischio oggi, sabato 15 luglio, per lo sciopero nel settore del trasporto aereo. Secondo il Codacons sarebbero 250mila i cittadini in partenza dagli aeroporti italiani che rischiano di rimanere a terra.
A metà mattinata già 34 voli cancellati all’aeroporto di Palermo Falcone Borsellino. Lo sciopero nazionale riguarda il personale di terra degli aeroporti, gli addetti ai servizi di handling e di check-in: i lavoratori sono impegnati nella vertenza per il rinnovo del contratto scaduto da 6 anni.
Ma le cancellazioni potrebbero salire visto che la protesta si incrocia con lo sciopero di piloti e assistenti di volo di alcune compagnie aeree quali Vueling e Malta Air, che opera i voli di Ryanair. LEGGI ANCHE: Sciopero aeroporti, esposto del Codacons a Procure e Corte dei Conti
L’agitazione è iniziata alle 10 e terminerà alle 18. A ora di pranzo i voli cancellati nei diversi aeroporti sono in tutto 516. Un numero in linea con le previsioni che parlavano di circa 1.000 voli a rischio. Lo stop era già ampiamente annunciato, e quindi i passeggeri, tranne pochi casi e quelli su voli protetti (per la continuità territoriale), non sono andati negli scali.
L’astensione dal lavoro riguarda anche i piloti di Malta Air, che opera i voli di Ryanair, e che incrociano le braccia dalle 12 alle 16 anche. E sempre oggi è previsto lo sciopero fino alle 18 di piloti e assistenti di volo di Vueling.
Tra gli aeroporti più grandi, quello di Roma-Fiumicino, dove i voli cancellati preventivamente dalle compagnie aeree sono stati circa 200 tra arrivi e partenze nazionali e internazionali. I passeggeri sono stati passeggeri informati, per evitare di farli arrivare in aeroporto e rischiare poi di non trovare il proprio volo, e quindi riprotetti sui primi voli utili, operati in alcuni casi anche con aerei più capienti.
Negli aeroporti di Milano Linate e della Malpensa tantissimi sono i taxi vuoti e disponibili. Non si registra nessuna coda, pochi i passeggeri che si avviano ai ‘gate’ di partenza in un silenzio surreale. Ma c’è qualcuno che nonostante tutto in aeroporto c’è andato. E’ il caso dell’aeroporto torinese di Caselle dove stamani c’era solo una coppia di albanesi che avrebbe dovuto imbarcarsi sul volo per Tirana delle 14,40: “Non sapevano che tutti i voli fossero stati cancellati”.
Al momento a Punta Raisi sono stati cancellati i voli in partenza della Easy Jet per Porto delle 12, Transavia per Parigi Orly della 12.15, British Airways delle 12.20, il Ryanair per Bologna delle 12.30, il Ryanair per Roma Fiumicino delle 12.40, il Ryanair per Milano Malpensa delle 13, lo Swiss per Zurigo delle 14.40, l’Eurowings per Koln delle 14.55, il Wizzair Malta per Venezia delle 15, l’EasyJet per Nice delle 15.25, il Norwegian per Stoccolma delle 17.15, il Ryanair per Bologna delle 17.45, il Ryanair per Napoli delle 18, l’Easy Jet per Napoli delle 18, il Ryanair per Venezia delle 18.05, l’EasyJet per Parigi Charles de Gaulle delle 18.40.
E ancora l’EasyJet per Milano Malpensa delle 18.45. In arrivo sono stati cancellati l’EasyJet da Ponto delle 11.15, il British Airways da London Heathrow delle 11.25, il Transavia da Parigi Orly delle 11.35, il Ryanair da Bologna delle 12, il Ryanair da Roma Fiumicino delle 12.10, il Ryanair da Milano Malpensa delle 12.30, lo Swiss da Zurigo delle 13.55, l’Eurowings da Koln delle 14.15, il Wizz Air Malta da Venezia delle 14.25, l’EasyJet da Milano Malpensa delle 14.35, il Norwegian da Stoccolma delle 16.30, il Ryanair da Bologna delle 17.15, l’Easy Jet da Napoli delle 17.25, il Ryanair da Napoli delle 17.30, il Ryanair da Venezia delle 17.35, l’EasyJet da Parigi Charles de Gaulle delle 18.05, l’EasyJet da Milano Malpensa delle 18.10.
“L’inflazione galoppa – dice Alessandro Grasso, segretario generale della Filt Cgil Sicilia – ma gli stipendi di lavoratrici e lavoratori sono rimasti fermi da anni a fronte di carichi di lavoro sempre più pesanti per la ripresa poderosa che sta registrando il trasporto aereo. Questo rende ancora più inconcepibile la situazione del personale”.
E al ministro delle infrastrutture Matteo Salvini, Grasso dice: “Se davvero vuole tutelare il diritto alla mobilità intervenga non sui legittimi scioperi ma sul caro- voli che penalizza i cittadini siciliani e sul sistema aeroporti, settore che produce ricchezza che spesso finisce all’estero attraverso compagnie come Rynair senza alcun beneficio per i lavoratori e per i cittadini”.
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15 Luglio 2023, 11:21