Semplificazione burocratica |Catania città pilota

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03 Agosto 2013, 14:47

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CATANIA – Entro la fine dell’anno il capoluogo etneo diventerà città pilota di un vasto progetto di semplificazione burocratica. Lo si è deciso stamani in una seduta del tutto straordinaria della giunta comunale guidata da Enzo Bianco, condita dalla presenza, anch’essa eccezionale, del ministro della semplificazione Giampiero D’Alia e dell’assessore regionale agli enti locali, Patrizia Valenti. A partire dal mese di settembre, i tecnici del comune, coadiuvati da quelli del ministero e della Regione siciliana, lavoreranno assieme ad un piano di sostanziale semplificazione la vita amministrativa. Non più autorizzazioni e permessi, quindi. Ad ogni pratica basterà una semplice autocertificazione da parte di professionisti, che se ne assumeranno ogni responsabilità. Al Comune spetterà, dunque, una funzione di sostanziale controllo. Le sanzioni, ammonisce il sindaco Bianco, per chi produrrà dichiarazioni false saranno “severissime”.

Uno strumento che avrà come primo risultato utile quello di dimezzare i tempi delle autorizzazioni amministrative, che secondo il commento del primo cittadino, “sono decisamente troppo lunghi”. “Catania- spiega ancora Bianco- dovrà essere un laboratorio di trasparenza e di nuove iniziative anticorruzione. La nostra città si candida ad essere una amministrazione moderna”. Un esempio sul nuovo corso riguarderebbe il caso delle ristrutturazioni edilizie: “Può accadere oggi – continua il primo cittadino – che, per avere un permesso per realizzare una modifica in casa, possano passare dei mesi, o addirittura degli anni. Viceversa, se viene rappresentata una autocertificazione vistata da un tecnico che se ne assume la responsabilità, entro un mese questa diventa immediatamente operativa”. Una proposta che ricalca la legge regionale 5/2011 in tema di semplificazione nelle concessioni edilizie.

Anche alla Regione, spiega appunto l’assessore regionale agli enti locali Patrizia Valenti, “abbiamo un meccanismo d’incentivi per chi dimezza i tempi dei procedimenti amministrativi pendenti. Un sistema che, speriamo, possa contribuire a snellire il lavoro dei nostri uffici. Catania –sottolinea- si presta particolarmente a questo tipo di sperimentazione”. Continua dunque il sodalizio, già registrato in campagna elettorale, tra Giampiero D’Alia e la nuova compagine di governo cittadino: “Abbiamo iniziato un lavoro importante con l’amministrazione di Enzo Bianco – riferisce il Ministro. Durante la Giunta di oggi, abbiamo fatto una ricognizione delle norme approvate dal governo Letta all’interno del Decreto del fare. Abbiamo l’obiettivo di ridurre gli oneri alla imprese per aumentarne la competitività. Per fare questo –conclude D’Alia- ci vuole piena collaborazione tra tutti i livelli territoriali di governo”.

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Un complesso d’iniziative che non ha nulla a che vedere con la ricette proposte dal centrodestra berlusconiano: “La nostra – dichiara Bianco a LiveSiciliaCatania- è una proposta rivoluzionaria, di sinistra. Quando si aiutano i tutti cittadini –spiega- si aiutano soprattutto i più deboli. Una concezione burocratica dello stato è invece di destra. Una soluzione liberal, in senso americano, vuol dire invece sinistra. Insomma, nulla a che vedere – chiosa ancora – con le cosiddette vitamine di Brunetta. Lui pretendeva la libertà di fare quello si vuole, io parlo di rispettare fino in fondo le leggi, facendolo però in un modo rapido. Non è giusto –conclude il sindaco – che i cittadini aspettino quattro anni o che siano messi nelle condizioni di dover pagare una mazzetta ad un funzionario per liberare una pratica”.

 

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03 Agosto 2013, 14:47

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