30 Luglio 2018, 18:35
1 min di lettura
PALERMO – “Ho trovato il giovane senegalese molto turbato per quanto successo. Come sarebbe qualsiasi altra persona aggredita e picchiata senza alcun motivo. Abbiamo appreso che è una persona brillante che rispetta le regole. Penso che l’aggressione è di una brutalità idiota e cieca che io non posso accettare. Bisogna chiamare le cose con il proprio nome. Un criminale è un criminale, un monello è un monello. Chi ha aggredito il giovane senegalese non è un monello”. Lo ha detto il sindaco di Partinico (Pa) Maurizio De Luca che si è recato nella comunità che ospita il giovane senegalese aggredito da un operaio di 34 anni, che dopo aver bevuto alcune birre ha urlato al giovane “sporco negro, torna al tuo paese”, e poi lo avrebbe picchiato.
L’operaio è stato denunciato per lesioni aggravate dall’odio razziale. Le indagini condotte dai carabinieri della compagnia di Partinico diretta dal capitano Marco Pisano proseguono per mettere insieme i tasselli della vicenda. Nel frattempo l’amministrazione comunale sta cercando di mettere in campo idee per cercare di creare un’integrazione con i ragazzi ospiti delle comunità. “Io ho scommesso in questa città aprendo un caffè letterario – dice il sindaco – Una scelta ritenuta da qualcuno una follia. Questo caffè è diventato centro del comune dove in tanti sono venuti per portare idee e far crescere una nuova consapevolezza. Con l’assessore Rosi Pennino ci attiveremo metteremo subito in cantiere che coinvolgano la nostra comunità con questi ragazzi. Cercheremo di trovare nuove strade per potere integrare questi giovani e allontanare i violenti e i razzisti”.
Pubblicato il
30 Luglio 2018, 18:35