Serie A2, parte la rivoluzione | Ecco come cambia il torneo

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23 Febbraio 2015, 18:17

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PALERMO – Il Consiglio federale della FIP presieduto da Giovanni Petrucci ha deliberato la nuova formula per il campionato di A2 della prossima stagione. Un torneo unico con due gironi che garantiranno l’accesso ai playoff per la promozione e ai playout per la retrocessione, come già auspicato nella scorsa estate. L’idea, che vede tra i promotori anche Pietro Basciano, attuale presidente della LegaDue e della Lighthouse Trapani, prevede un campionato senza ripescaggi di altre squadre, in attesa di capire cosa succederà in caso di ulteriori ritiri ed eventuali rinunce. Già sono due le squadre ad avere abbandonato il campionato in corso (Forlì e Veroli) e con i salvataggi in extremis per Barcellona e Napoli è difficile dare certezze per questa estate.

Il Consiglio Federale ha inoltre approvato la reintroduzione dei controlli economico-finanziari per le società partecipanti al torneo cadetto. A garantire la regolarità dello svolgimento del campionato sarà la Comtec (Commissione Tecnica di Controllo, ndr), che monitorerà il pagamento degli stipendi da parte dei club partecipanti al campionato e il versamento delle tasse federali. Il tutto per evitare episodi come quelli che hanno minato la credibilità del campionato di quest’anno, ampiamente compromessa dai casi Forlì e Veroli. L’altra proposta, messa sul tavolo dal presidente di Legnano Marco Tajana, era quella di confermare l’attuale composizione del campionato di A2 con la suddivisione in Gold e Silver. Ipotesi respinta a favore del ritorno al torneo unico.

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Una notizia che potrà far piacere a chi dalla B prova a fare il salto, che potrebbe trasformarsi dunque in una doppia promozione. Un sogno non proprio impossibile per l’Aquila Palermo, attualmente seconda nel girone D del campionato di Serie B, sebbene il passaggio immediato in A2 non sia l’obiettivo principale della società del presidente Rappa. Un sogno, appunto, che anche nel caso in cui dovesse realizzarsi potrebbe andare incontro ad un problema già noto, quello delle infrastrutture. La situazione dei palazzetti verrà infatti valutata con criteri più ampi dalla semplice capienza, questo però soltanto dalla stagione 2016/17. Per la stagione 2015/16 resta l’obbligo di un impianto da almeno duemila posti. Barcellona, Trapani e Agrigento sono al sicuro. Se l’Aquila Palermo dovesse compiere l’impresa e diventare la quarta siciliana in A2, c’è da sperare che l’amministrazione comunale non faccia penare la società come fatto quest’anno.

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23 Febbraio 2015, 18:17

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