RAGUSA – Le bandiere sono ammainate, la festa questa volta non è solo rimandata. Lo scudetto è stato assegnato e le immagini della festa di Schio scorrono sul maxischermo allestito al Palaminardi di Ragusa mentre le migliaia di tifosi accorsi a sostenere le aquile bianco verdi abbandonano mestamente gli spalti. Il cuore non è bastato. Schio si è dimostrata più squadra, ha fatto quadrato attorno ad un team più completo, più esperiente, più forte. Dopo un primo quarto esaltante, alla lunga è venuta fuori la solidità e la coralità di una squadra con la S maiuscola, fortissima sottocanestro, presente sotto i tabelloni come non mai, cruciale nei momenti determinanti.
Non sono bastati i guizzi della Williams, comunque non costante, e la presenza della Walker sia sotto che leggermente fuori. Alla fine, come detto, la vittoria è stata delle ragazze di Schio ma il numeroso pubblico ragusano ha tributato un lungo e meritato applauso alle sue campionesse morali prima di andar via, a dimostrazione di quella riconoscenza e gratitudine nei confronti di una società e di una squadra che entra di diritto nella storia del basket ibleo. In prima fila ieri sera al Palaminardi c’era anche un tifoso d’eccezione, il sindaco di Ragusa Federico Piccitto, che in passato nel basket si è anche dilettato.
“Lo sport è anche questo e bisogna accettare i verdetti”, ha commentato a caldo. “C’è amarezza perchè a due minuti dalla fine eravamo solo 4 punti sotto, ad un soffio da un sogno ma resta l’orgoglio per una squadra che, da neopromossa, è andata a giocarsi lo scudetto in casa della prima della classe in gara 5. La città tutta ha vissuto un’avventura unica e forse davvero non potevamo chiedere di più a questa squadra, al coach Molino, alla dirigenza e a tutto lo staff. Cos’è mancato? La pallacanestro è fatta di episodi, nel terzo quarto abbiamo fatto 4 azioni consecutive in cui abbiamo perso palla e ci hanno recuperato, da lì tanti errori e un pizzico di sfortuna. Sicuramente Schio ha provato il tutto per tutto come doveva e noi abbiamo peccato anche di inesperienza. Hanno fatto comunque una cavalcata eccezionale”. Per il ritorno della squadra a Ragusa si sta organizzando comunque una calda accoglienza: “Ne discuteremo a breve – dice il sindaco – e organizzeremo certamente qualcosa perché meritano davvero tutta la nostra riconoscenza per le emozioni che ci hanno donato”.
