Sgalambro: “Io e il mio amico, | l’assessore Franco Battiato”

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12 Novembre 2012, 11:23

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PALERMO – Si conoscono da vent’anni, ma non sono mai passati al “tu”. “Un modo per sottolineare ogni giorno il rispetto che abbiamo l’uno dell’altro”. E della nuova avventura politica di Franco Battiato dice: “Lui è una forza, poi saprà avvalersi dei migliori consiglieri”. Così il filosofo rock Manlio Sgalambro, 88 anni, in una lunga intervista su I love Sicilia, il mensile di stili, tendenze e consumi, in edicola da oggi, racconta la sua lunga amicizia con il genio-eremita della musica contemporanea e ne commenta la scelta di scendere in politica, accettando l’incarico di assessore del nuovo governo Crocetta.

Entrambi penna e voce di numerosi successi musicali, e reduci dalla recentissima uscita dell’ultima fatica, Apriti Sesamo, una fiaba dedicata a un mondo che non sogna più, si sentono tutti i giorni: “Guardi stamattina – racconta Sgalambro – Franco mi ha chiamato per farmi ascoltare una canzone. Lui, ogni tanto, va a ripescare le nostre vecchie cose e ridiamo trovandole sempre attuali”.

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Quindi racconta di come si sono conosciuti, nel ’94, grazie al direttore editoriale dell’Adelphi, “ci fu un’ intesa immediata”, dice. E poi parla della sua idea di Sicilia, di politica e di religione (“A differenza di Franco che è un orientalista convinto, io sono affascinato dalla struttura del cattolicesimo”). Ma anche della sua “bizzarra” idea della mafia.

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12 Novembre 2012, 11:23

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