Sì al regolamento: nasce l’Irca | Cosa farà e da chi sarà composto

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05 Settembre 2019, 19:54

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PALERMO – Ormai mancano gli ultimi passaggi e l’Irca dovrebbe muovere i primi passi. La giunta ha dato il via libera al regolamento dell’Istituto regionale del credito agevolato che nascerà dalla fusione di Ircac e Crias. Il nuovo istituto sostituirà i due enti di credito per il finanziamento delle cooperative e dall’artigianato.

L’Irca sarà diretto da un consiglio si amministrazione con cinque componenti: un presidente, due componenti con funzioni di vicepresidenti scelti dall’assessore regionale per le Attività produttive Mimmo Turano, un componente sarà individuato dalle organizzazioni di categoria delle cooperative e un altro sarà, invece, selezionato dalle organizzazioni rappresentative delle imprese artigiane.

La nascita del nuovo istituto di credito agevolato per le cooperative e le imprese artigiane è stata decisa nel Collegato alla Finanziaria lo scorso anno. Ma lo schema di regolamento varato dal governo già nel dicembre dello scorso anno è stato sottoposto alle commissioni Attività produttive e Bilancio dell’Ars e al Cga, il Consiglio di giustizia amministrativa. Adesso dopo la registrazione della Corte dei Conti ci sarà l’ultimo passaggio: l’emanazione del decreto del presidente della Regione.

Come gli enti di cui raccoglie la missione, l’Irca si occuperà dello “sviluppo delle società cooperative e delle imprese artigiane, singole o associate, anche se di nuova costituzione, dei loro consorzi e delle società consortili fra cooperative o fra imprese artigiane”. Non potranno godere dei servizi dell’Irca le cooperative di assicurazioni e quelle di edilizia per la costruzione ed assegnazione di alloggi ai propri soci, nonché di mutue cooperative. L’istituto, potrà invece rivolgersi alle piccole e medie imprese operanti in Sicilia.

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Fra i compiti dell’Irca il regolamento prevede la possibilità che l’istituto partecipi al pagamento degli interessi delle piccole e medie imprese che sono state finanziate da istituti di credito convenzionati. La “banca”regionale potrà concedere aiuti alle imprese, fare consulenza finanziaria e dovrà promuovere la costituzione e partecipare a società, consorzi ed altri organismi aventi lo scopo di promuovere ed incrementare lo sviluppo dell’artigianato e della cooperazione, aventi sede in Sicilia.

Le competenze sull’istituto di credito saranno divise fra gli assessorati alle Attività produttive e quello all’Economia. Il primo si occuperà di vigilare e controllare sull’attività dell’ente mentre i profili contabili saranno sorvegliati dagli uffici di Via Notarbartolo. I due assessorati e la presidenza della Regione inoltre nomineranno un componente ciascuno dentro il collegio sindacale.

Il presidente sarà scelto dalla giunta regionale su una terna di persone che abbiano una esperienza almeno di cinque anni in materia economica, giuridica, finanziaria o di gestione o direzione aziendale. Il regolamento si occupa anche della figura del direttore generale. L’incarico sarà conferito attraverso un concorso pubblico per titoli aperto a tutti i cittadini europei. Gli aspiranti dovranno avere un diploma di laurea in giurisprudenza o in scienze politiche, economia, ingegneria gestionale o scienze economiche e bancarie. Inoltre dovranno documentare un’esperienza quinquennale di direzione o gestione di istituti ed aziende di credito, di enti pubblici economici, di società finanziarie o di società a partecipazione maggioritaria pubblica, con capitale non inferiore a cinque milioni di euro.

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05 Settembre 2019, 19:54

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