26 Maggio 2024, 11:13
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PALERMO – “Passare il cerino acceso alle organizzazioni agricole è la strada più lunga, articolata, complicata e significherebbe anche deresponsabilizzare il Governo regionale che invece ha la competenza e l’obbligo di garantire tutti i settori economici”.
Lo afferma Coldiretti Sicilia con riferimento alle dichiarazioni del Presidente della Regione, Renato Schifani, che intenderebbe far arrivare il fieno agli allevatori non direttamente ma attraverso le organizzazioni di categoria.
Secondo Coldiretti “la Regione ha gli strumenti, i mezzi, il denaro e le forze per agire direttamente e subito mentre passare questo compito (e non si comprende come) non produrrebbe i benefici sperati e cioè: sfamare subito gli animali”.
“Evidentemente non si ha ancora la percezione del dramma che si sta vivendo – aggiunge Coldiretti Sicilia – e quindi va trovata una diversa soluzione che garantisca l’arrivo del sostentamento senza altre carte e passaggi burocratici. Si deve cambiare rotta e comprendere il bisogno degli agricoltori e per questo martedì 28 maggio in migliaia arriveranno a Palermo. Ci vuole una svolta decisa – conclude Coldiretti Sicilia – con una accelerazione di tutti procedimenti necessari per il comparto zootecnico e tutti gli altri colpiti dalla siccità“.
Presidente e direttore di Coldiretti sono stati ricevuti questo pomeriggio a Palazzo d’Orleans dal capo di gabinetto della Presidenza della Regione, Salvatore Sammartano, dal capo della segreteria particolare, Marcello Caruso, e dal dirigente generale del dipartimento dello Sviluppo rurale, Fulvio Bellomo, in rappresentanza del governatore Renato Schifani, fuori sede per motivi istituzionali. Così una nota della Regione.
Nel corso dell’incontro, che si è svolto in un clima di massima collaborazione, l’associazione degli imprenditori agricoli ha esposto i motivi della protesta. I rappresentanti della Regione hanno condiviso le preoccupazioni per gli effetti della perdurante siccità che sta colpendo la Sicilia da mesi e hanno ricordato i provvedimenti assunti dal governo: dalla dichiarazione di emergenza regionale alla richiesta di stato di emergenza nazionale, già accolta dal Consiglio dei ministri, con l’assegnazione di venti milioni di euro per i primi e più urgenti interventi.
“Sono provvedimenti – sottolinea Schifani – che dimostrano la grande attenzione e l’operatività di Palazzo d’Orléans verso un settore fondamentale dell’economia siciliana. C’è sempre stata e continua a esserci estrema disponibilità al dialogo, nella convinzione che soluzioni efficaci possano arrivare dalla condivisione di proposte e strategie. Occorre però essere consapevoli che bisogna individuare i percorsi più idonei dal punto di vista amministrativo e finanziario”.
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26 Maggio 2024, 11:13