09 Agosto 2023, 06:08
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PALERMO – Slitta a fine agosto la chiusura dell’operazione che dovrà portare alla riprogrammazione dei fondi europei, con il tentativo di salvare le risorse stanziate per la Sicilia e di scongiurarne la restituzione. Il piano presentato ieri in Giunta dal capo del dipartimento Programmazione, Vincenzo Falgares, non è piaciuto all’assessore all’Energia Roberto Di Mauro e l’aria respirata nella riunione si è fatta pesante.
Da qui la decisione del governatore, Renato Schifani, di rinviare il merito della questione a dopo Ferragosto. Servirà tempo per trovare l’intesa e ottenere il conseguente bollino della Giunta alla riprogrammazione. Le risorse (Fesr e Poc) rischiano di ritornare a Bruxelles ma Schifani ha tranquillizzato. “Abbiamo iniziato un dibattito – le parole del presidente della Regione ai cronisti giunti a Palazzo d’Orleans per l’annuncio di Gaetano Armao come nuovo presidente della Commissione tecnica specialistica per le autorizzazioni ambientali -. Nella prossima riunione del 29 agosto tireremo le somme”.
Il governatore cerca la quadra e davanti ai toni forti registrati al tavolo della Giunta ha deciso di riflettere sulla soluzione prospettata. Il pomo della discordia è rappresentato da quasi un centinaio di milioni di euro, che dagli investimenti per il settore dei rifiuti verrebbero dirottati verso altri lidi, là dove potrebbe essere più facile spenderli. Uno spostamento considerato inaccettabile da Di Mauro, che guida un assessorato dove si scontano comunque vecchi ritardi sulla programmazione europea. Ma quello con gli autonomisti non è l’unico fronte aperto. Anche in Fratelli d’Italia, infatti, ultimamente si guarda con sempre maggiore diffidenza all’asse che si sta rinsaldando giornalmente tra Schifani e la Democrazia cristiana di Totò Cuffaro. L’ex governatore non perde occasione per dichiarare il suo appoggio, su di versi fronti, al capo del governo regionale.
Il presidente della Regione conta comunque di ridurre le distanze: “Siamo davanti a un intervento sostanziale e importante – ha analizzato -. Ci sono delle limature da fare e saranno fatte in questi giorni, per poi giungere all’approvazione definitiva”. Se ne riparlerà dopo la pausa estiva e a quel punto scatterà la corsa contro il tempo: obiettivo spendere, e farlo al meglio, per evitare che la Sicilia scriva un’altra pagina del libro delle occasioni perdute.
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09 Agosto 2023, 06:08