Sicilia e-Servizi, sono salvi | i 76 lavoratori della Sisev

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21 Gennaio 2014, 22:09

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PALERMO – Un contratto a tempo determinato. Diciotto mesi. La Regione salva i 76 lavoratori della Sisev, cioè della parte “privata” di Sicilia e-Servizi. Nonostante la stessa società regionale sia stata messa in liquidazione pochi mesi fa. Un paradosso, ma fino a un certo punto.

La scelta del commissario liquidatore (appunto) Antonio Ingroia è legata anche alla necessità di assicurare l’operatività di una società che gestisce banche dati delicatissime. Le agitazioni dei mesi scorsi, coincise con la decisione dei dirigenti di Engineering e Accenture, le società private che appunto detenevano quasi la metà della società, di “mettere alla porta” i 76 lavoratori, erano sfociate in problemi molto seri nei confronti della gestione del sistema informatico regionale. Si era parlato persino di “stipendi a rischio” per il personale della Regione.

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Ma i lavoratori, come detto, resteranno al loro posto per un altro anno e mezzo almeno. Mentre la società è stata indicata come “strategica” nel piano di riordino delle società partecipate che ha trovato posto in Finanziaria. Già a dicembre, del resto, il presidente della Regione Crocetta aveva assicurato che nessun lavoratore sarebbe stato licenziato. “Non credo che quei software – disse il governatore – possano essere utilizzati da personale diverso da quello di Sisev”. Ma fin dai primi giorni della protesta è stato proprio il commissario Ingroia ad assumersi l’impegno di individuare una soluzione. “Questo personale non può essere disperso”, disse, augurando si di trasformare la società nel “il gioiello della Regione, in grado di trasformare i palazzi dell’amministrazione in una casa di vetro che possa essere controllata – ha aggiunto Ingroia – tramite un sistema informatico all’avanguardia”. Ma il commissario liquidatore non doveva solo liquidarla?

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21 Gennaio 2014, 22:09

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