Sicilia e sicilianità |in mostra al Platamone

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03 Settembre 2013, 16:13

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CATANIA –  Durerà due settimane e sarà visitabile con ingresso gratuito, la mostra “Sicilianamente Arte”, nata dall’idea e dalla volontà della sua fondatrice, la pittrice Katia Aiello che, coinvolgendo altri tre artisti Silvano Raiti, Santa Battaglia e Salvatore Spina, ha dato vita al gruppo nel giugno 2013. L’esposizione, allestita nel Refettorio di Palazzo Platamone, è aperta dalle 9:30 alle 13:00 e dalle 15:30 alle 19:00 tutti i giorni esclusa la domenica, in cui sarà possibile visitarla solo di mattina, fino alle 13.00. Mission del Gruppo è la divulgazione della volontà di emanciparsi da certi circoli viziosi che hanno reso gli artisti simili a”burattini in pasto alle gallerie” – così come si legge dal testo critico della curatrice, Marilisa Yolanda Spironello. Gli artisti sin da subito si prefiggono il proposito – tutt’altro che semplice – di aprire nel panorama artistico regionale (e successivamente nazionale) un nuovo discorso sull’Arte siciliana e sulla “sicilianità”, intesa come essenza, come impronta richiudibile e/o rappresentabile all’interno di un’opera d’arte e tout court nello stesso gesto artistico.

Prediligendo la materia pittorica e specificatamente l’olio su tela, gli stessi hanno fatto rivivere sulle proprie tele, 30 opere in esposizione, quelle “Sicilie” che Bufalino descriveva affascinato nel suo libro “Cento Sicilie. Testimonianze per un ritratto”, 1962. “Sicilianamente Arte” si configura, dunque, come una realtà interessante e di rilevante valore culturale e nella fattispecie artistico, nata soprattutto col dichiarato intento di promuovere, all’interno dello scenario contemporaneo, quattro artisti siciliani che non hanno ancora smesso di guardare alla loro terra natia con incanto e dedizione.

La manifestazione patrocinata dal Comune di Catania, dall’Assessorato ai Saperi e alla Bellezza Condivisa ed inserita nell’ambito della programmazione dell’Estate Catanese 2013 che offre come ogni anno possibilità agli artisti emergenti e a quelli già consolidati nel territorio etneo di potersi far conoscere da un pubblico e da una critica sempre più vasta.

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03 Settembre 2013, 16:13

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