Politica

Sicilia, Election Day e terzo mandato: i nodi del centrodestra

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27 Febbraio 2023, 19:35

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PALERMO – In Sicilia le elezioni amministrative si svolgeranno il 28 e 29 maggio. Nessun allineamento dunque con il voto nazionale del 14 e 15 maggio. Un’idea che il presidente Renato Schifani per questioni di opportunità aveva accarezzato e paventato nei giorni scorsi. In occasione della riunione di giunta, che si è tenuta oggi pomeriggio, la maggioranza, dopo una discussione ”serena” (come riportato a microfoni spenti diversi partecipanti), è stata accolta a maggioranza la proposta del Movimento per l’autonomia: nessun election day. 

Una posizione, quella dei lombardiani, che non stupisce tenuto conto della dimensione locale del partito privo di un appiglio nazionale. Inoltre, la scelta consentirebbe maggiore tempo a disposizione alla coalizione per mettere su il tavolo regionale chiamato a sciogliere diversi nodi relativi alle candidature. A partire dal candidato sindaco di Catania, vero nodo gordiano con cui Schifani dovrà fare i conti. Alle pendici dell’Etna la candidata salviniana Valeria Sudano è già in campo sebbene i meloniani chiedano a gran voce la primazia sulla scleta del candidato sindaco. 

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Una partita complicata che si giocherà nei prossimi giorni, più imminente invece un altro scoglio sul quale il vascello de centrodestra potrebbe incappare: il braccio di ferro sulla deroga al terzo mandato per i sindaci sotto i 15000 abitanti. Il ddl, pronto per l’aula, è un cavallo di battaglia dei meloniani e di una parte degli azzurri (Marco Falcone in primis). Ma il presidente Schifani e il vice presidente Sammartino non sono disposti a cedere anche alla luce del paventato rischio di stop da Roma messo nero su bianco da uno studio del centro studi dell’Ars. Un tema questo sì ce rischia di creare più di una frizione all’interno dell’esecutivo. 

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27 Febbraio 2023, 19:35

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