Incendi, brucia tutta la Sicilia | Evacuazione al villaggio Calampiso

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12 Luglio 2017, 16:02

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PALERMO – Non c’è tregua dal fuoco in Sicilia. L’emergenza riguarda diverse province e le fiamme hanno raggiunto alcuni centri abitati costringendo i residenti ad evacuare. Chiusi alcuni tratti delle statali. Nella provincia di Palermo, sono intervenuti i vigili del fuoco, i Forestali e i carabinieri che stanno coordinando le operazioni di spegnimento. Per l’emergenza in Sicilia la Difesa ha messo a disposizione assetti aggiuntivi rispetto ai quattro elicotteri antincendio schierati nelle basi di Sigonella, Trapani e Catania già operativi.

In provincia di Trapani, la situazione è seria. Le fiamme sono arrivate vicino al villaggio turistico Calampiso, dove si è proceduto all’evacuazione dei villeggianti. A preoccupare i vigili del fuoco è soprattutto il forte vento. Il sindaco Matteo Rizzo, dai social network, ha chiesto aiuto a chiunque avesse un’imbarcazione per aiutare le forze dell’ordine a portare in salvo le persone. i villeggianti sono stati tratti tutti in salvo ma grande è stata la paura come raccontano i testimoni.

>LE FOTO DA CALAMPISO

Un incendio è divampato in zona Grotticelli nel Trapanese mettendo a rischio la riserva naturale orientata dello Zingaro. Il sindaco di Castellammare del Golfo, Niccolò Coppola, ha chiesto nuovamente l’invio di canadair che al momento risultano impegnati in altri incendi. Ieri dalle 23 circa un rogo partito da contrada Pilato ha devastato la montagna che sovrasta Castellammare del Golfo (Tp). L’incendio è ora circoscritto. Le circa 100 famiglie che erano state evacuate in zona Fraginesi sono rientrate in casa. Migliaia di ettari di macchia mediterranea e colture sono andate in fumo e alcune abitazioni risultano danneggiate. Due canadair sono in azione: alcuni focolai ancora attivi fanno mantenere il massimo stato di allerta a forze dell’ordine, vigili del fuoco e protezione civile al lavoro su Monte Inici.

Una delle situazioni più drammatiche a Catania. Numerosi i focolai attivi, in questo momento, in buona parte della città. Una colonna di fumo si erge sopra il centro storico, per via di un grosso incendio scoppiato nella zona di Cibali, nell’area sciarosa piena di sterpaglie, dietro la via Sabato Martelli Castaldi. Sul posto i vigili del fuoco, con autobotti e mezzi di rincalzo, stanno provando a domare le alte fiamme che minacciano alcune abitazioni. Roghi anche nella zona della Plaia, come mostrano le immagini scattate dal porto di Catania dove ha preso fuoco anche un’imbarcazione, alla fonda sotto il molo centrale. Il caldo e il vento non aiutano gli interventi.

Emergenza anche a Siracusa. Decine le villette lambite dal fuoco e un centinaio le persone costrette a lasciare le abitazioni. Il sindaco Giancarlo Garozzo ha firmato l’ordinanza apposita, a tutela dell’incolumità e della sicurezza pubblica. Un incendio ha lambuto anche l’autostrada tra Siracusa e Catania che è stata chiusa in un tratto.

Gli incendi per il quarto giorno hanno ricominciato a non dare tregua a Messina, un nuovo vasto rogo si è sviluppato nel rione di Sperone e le fiamme stanno lambendo le case. Un altro incendio si è sviluppato nel villaggio di Salice dove sono attivi i canadair. Intanto la Procura di Messina ha aperto un ‘inchiesta contro gli atti incendiari ancora contro ignoti.

Paura anche nel Palermitano. “Siamo abbandonati – dice il sindaco di San Mauro Castelverde, Giuseppe Minutilla -. Dopo ore ancora non arriva nessuno. Persino la squadra antincendio che abbiamo sul posto è nell’impossibilità di operare. L’autobotte è fuori uso e il mezzo che avrebbe dovuto trasportare gli uomini sul posto del rogo non si è potuta muovere perché il mezzo non è stato revisionato. Siamo abbandonati. Qui i danni sono ingenti. Animali morti, abitazioni a rischio e tante aziende minacciate dalle fiamme Nessuno ci ascolta. A respingere le fiamme ci sono solo i cittadini che stanno facendo di tutto per difendere il loro paese”. A Lipari, isola delle Eolie, dieci famiglie sono state fatte allontanare dalle loro abitazioni lambite dalle fiamme che stanno devastando ettari di vegetazione nell’isola. Ci sono danni anche alla rete elettrica.

Intanto, la Procura di Enna ha aperto un’inchiesta sull’incendio che ha distrutto il vallone Scaldaferro, tra Enna e Calascibetta, divampato a contrada Ferrarelle sull’autostrada A 19 Palermo Catania. Secondo una prima stima le fiamme che hanno raggiunto l’abitato e risalito le pendici di Calascibetta hanno bruciato oltre 400 ettari, dei quali una quindicina di boschi.

I Comuni chiedono aiuto: “Chiediamo l’intervento della Protezione civile nazionale e sollecitiamo il Governo a dichiarare lo “Stato di Emergenza” legato ai danni causati dai gravissimi incendi che stanno devastando gran parte dei territori delle province di Messina, Enna, Trapani e Palermo giungendo a lambire i centri abitati”. Questa la dichiarazione di Leoluca Orlando e Mario Emanuele Alvano, presidente e segretario generale di Anci Sicilia.

Il caso irrompe nel dibattito politico nazionale. I deputati e senatori siciliani del Movimento 5 Stelle hanno chiesto con un’interpellanza urgente l’utilizzo de mezzi aerei lamentando “una mancata programmazione da parte della Regione relativamente alle risorse per la campagna antincendio”. Forza Italia alla Camera ha chiesto la dichiarazione dello stato d’emergenza per le regioni del Sud colpite dai roghi. Sinistra Italiana ha chiesto al governo Gentiloni “uno sforzo straordinario”. Il gruppo del M5S all’Ars chiede interventi urgenti al governo Crocetta sul fronte incendi che sta devastando l’isola e in particolare “un piano di leasing per acquistare 9 elicotteri e immediata richiesta della proclamazione dello stato di emergenza per tutta la Sicilia”.

 

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12 Luglio 2017, 16:02

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