Sicilia in crisi occupazionale | Occupati al minimo storico

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13 Agosto 2013, 15:48

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PALERMO – Il numero degli occupati in Sicilia, nel primo trimestre 2013, ha toccato il livello più basso degli ultimi diciassette anni con 1 milione 345 mila unità. Per trovare una cifra simile occorre risalire al lontano 1995, quando si raggiunse 1 milione 339 mila unità. Le previsioni, inoltre, non sono affatto buone: nel 2013 il prodotto interno lordo dovrebbe registrare nell’Isola una flessione prossima al 3,0%, contro un dato nazionale che si attesta al -1,9%. Il livello del Pil regionale a prezzi costanti tornerà quindi indietro di circa sedici anni e quello nazionale di quasi quattordici. Sono solo alcuni dei dati più allarmanti del trentanovesimo Report Sicilia, indagine semestrale realizzata da Diste e Fondazione Curella. ”Purtroppo ci si accorge che al massimo si gestisce il contingente cercando di limitare i danni – afferma il presidente della Fondazione Curella, Pietro Busetta -. Mercato del lavoro e base produttiva così ridimensionati non consentiranno di dare risposte adeguate alle migliaia di giovani che stiamo preparando e che potrebbe portare ad un crisi sociale senza precedenti, mentre è ripreso il flusso migratorio che ci depaupera di migliaia di giovani formati ogni anno”.

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Il numero di occupati – afferma il Presidente di Diste Consulting Alessandro La Monica – sceso al livello più basso degli ultimi diciassette anni, la recessione che ha prodotto profonde ferite e difficilmente sanabili per il già debole tessuto locale, l’esercizio previsionale elaborato dal Diste che da per il 2013 un Pil al meno 3%, delineano per la Sicilia un quadro a dir poco inquietante. Le severe azioni di aggiustamento dei conti pubblici con i giusti tagli alla spesa improduttiva devono assolutamente essere associati a manovre di rilancio della domanda e degli investimenti”.

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13 Agosto 2013, 15:48

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