Sicilia Vera fa il bis all’Ars

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30 Marzo 2011, 15:26

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Ieri, a Palazzo delle Aquile, ‘Sicilia Vera’ è stato presentato come gruppo consiliare. Oggi, il movimento autonomista siciliano fa il suo ingresso all’Ars. Questa mattina, infatti, si è svolta a Palazzo dei Normanni la conferenza stampa di presentazione del neo partito, guidato dall’onorevole Cateno De Luca. Abbandonate poche settimane fa le fila di Forza del Sud, dopo le esperienze nel partito di Lombardo e come deputato Pdl, De Luca è confluito al gruppo misto, dando vita al progetto autonomista di ‘Sicilia Vera’. “ Il nostro obiettivo è quello di demolire la Regione Siciliana ovvero smantellare il modello di questa classe politica che ha reso una casta sia il Parlamento che il Governo, occupandosi di tutto tranne che della Sicilia e dei Siciliani – ha dichiarato il fondatore e leader di ‘Sicilia Vera’ – . E’ stato creato un buco di bilancio che viene continuamente nascosto ai siciliani, in questi dieci anni si sono fatte assunzioni indiscriminate soprattutto nel mondo delle partecipate, assunzioni fatte contro ogni regola e a scapito delle meritevoli intelligenze giovanili, intelligenze e meriti che ‘Sicilia Vera’ vuole valorizzare anche attraverso un progetto legato alla territorialità e alla municipalità”.

A chi lo accusa di troppi cambi di ‘casacca’ De Luca risponde: “Le modifiche in aula non devono essere considerate come cambio di casacca. Noi siamo soli e da soli dobbiamo essere bravi, questo non significa che non possano esserci delle adesioni tecniche. Non si dica, quindi, che De Luca cambia casacca sotto il profilo politico. La nascita politica di ‘Sicilia Vera’ evita, dunque, che vengano fatti degli accostamenti impropri”. Il creatore di ‘Sicilia Vera’ si è espresso anche sulla finanziaria non ancora approvata. “ Partendo da quegli articoli che noi abbiamo preteso che venissero inseriti nell’ultima finanziaria, ovvero articoli 13, 14, 15 e 20, abbiamo chiesto a questo Governo che portasse alla luce la situazione finanziaria e debitoria. Ho sempre sostenuto che ci sono cinque miliardi di euro di debiti nascosti, in modo particolare nelle oltre quattrocento aziende, società, partecipate siciliane dove negli ultimi dieci anni sono state fatte diecimila assunzioni. Questo Governo deve darsi delle regole, partire da questi articoli. Dal nostro punto di vista, noi siamo pronti ad accettare e intraprendere la sfida di destrutturazione che portiamo avanti”.

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Spazio anche all’attualità e all’emergenza Lampedusa: “Io credo che sia indecoroso che la Regione Siciliana non sia pronta ad affrontare certe emergenze, non solo queste, parlo anche di quelle alluvionali. Non esiste in Sicilia un fondo per le emergenze, questo evidenzia che purtroppo rispetto a questi eventi, al di là di quello che è il rapporto con lo Stato e degli organi comunitari, la Sicilia si è dimostrata nuda rispetto a queste esigenze. Noi naturalmente siamo per la solidarietà ma siamo anche per la solidarietà alle popolazioni locali. Lampedusa è stata abbandonata a se stessa dalla Regione, dallo Stato e dalla comunità europea. Domani, intanto, a Caltagirone verrà sottoscritto l’atto costitutivo del movimento autonomista a cui aderiranno “nomi eccellenti e trasversali – riferisce lo stesso De Luca – . L’iscrizione a Sicilia Vera non risulta incompatibile con altre appartenenze politiche”. Sabato, invece, a Piazza Politeama verrà reso pubblico il manifesto politico del partito. “Il 2 aprile porremo questioni che in questi ultimi dieci anni in particolare hanno affondato la Sicilia e deluso i Siciliani”.

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30 Marzo 2011, 15:26

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