Siracusa, il caso Pet. M5s: "Pazienti colpevoli di ammalarsi"

Siracusa, il caso Pet. M5s: “Pazienti colpevoli di ammalarsi”

Cosa dicono Nuccio Di Paola e il deputato Carlo Gilistro
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PALERMO – “Oltre al danno la beffa. Non solo il paziente di Siracusa ha avuto una prenotazione alle calende greche per una patologia che avrebbe dovuto essere indagata in tempi celerissimi, è stato pure quasi crocifisso, scaricandogli addosso colpe assolutamente non sue: essersi fidato di un sovracup regionale che evidentemente non funziona, e di una ricetta, con codici forse anche sbagliati, ma di cui un ignaro utente non è tenuto ad avere la benché minima cognizione. Tutto ciò è scandaloso, di questo passo non ci meraviglieremmo se si finisse con l’attribuire ai pazienti anche la colpa di essersi ammalati, pur di coprire disfunzioni e disservizi di un sistema col navigatore puntato verso il disastro”.

Lo affermano il coordinatore regionale del M5S Nuccio Di Paola e il deputato M5S all’Ars Carlo Gilistro che ha sollevato il problema.

Siracusa, il caso Pet. Interviene il M5s

“Altro – dicono i due deputati – che fake news, come si tenta di farla passare, di certo c’è che, se il caso non fosse finito sui giornali, il paziente avrebbe dovuto aspettare mesi per la visita che ora magicamente potrà fare a breve scadenza e ancor più magicamente, appena il caso è esploso, è stato prontamente rintracciato dalla casa di cura palermitana per comunicargli le anomalie nella prenotazione, quando prima, come riferisce la stessa assessora Faraoni, gli stessi operatori della clinica non erano riusciti assolutamente a contattarlo. Quando si dice le coincidenze…”.

Al paziente – affermano Di Paola e Gilistro – viene contestato il fatto di essersi rivolto al sovracup regionale, bypassando il cup siracusano che avrebbe potuto garantire la visita a breve scadenza. Ci chiediamo allora come mai il sovracup non ha individuato nelle strutture siracusane date prossime a quella della richiesta, quando tutti i Cup provinciali – come afferma il direttore generale dell’Asp di Siracusa – sono agganciati a quello regionale? Evidentemente c’è qualcosa che non funziona nel sistema e la colpa non può essere addebitata al cittadino”.

“Sono troppe – concludono i due parlamentari – le zone d’ombra di questa vicenda, cui non basta la reazione scomposta e inaccettabile dell’assessore e dei suoi difensori d’ufficio del centrodestra a mettere la sordina. Da noi nessun attacco politico, men che meno a medici e personale sanitario che consideriamo i veri baluardi del sistema, grazie ai quali tutto si regge ancora in piedi. Noi abbiamo svolto, com’è doveroso, il nostro dovere di controllori. Se il manovratore è stato disturbato ci dispiace, ma continueremo a farlo. Sempre”.


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