Catania

Sistema rifiuti, “schermaglie” in udienza per la nomina dei periti

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26 Giugno 2021, 20:10

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CATANIA – Qualcuno le ha definite schermaglie preliminari. Ieri pomeriggio, al Palazzo di Giustizia di Catania nell’udienza del processo – scaturito dall’inchiesta della Guardia di Finanza Mazzetta Sicula sul sistema rifiuti – alcuni avvocati della difesa hanno “sollevato” l’inopportunità della scelta di alcuni consulenti, dei sei, nominati dal Tribunale di Catania per la trascrizione delle intercettazioni. Il nodo della questione era collegato al fatto che uno dei periti è un appartenente della polizia di stato e questo creerebbe la questione di “inopportunità”. Nel caso in esame – come ha evidenziato la presidente Rosa Alba Recupido –  si tratta di un consulente che da oltre 20 anni opera con correttezza e professionalità oggettiva per i Tribunali di Catania e Messina. E per queste ragioni, infatti, ha confermato la nomina di tutti e sei i periti e ha conferito l’incarico per le trascrizioni delle vari conversazioni registrate dalle cimici delle fiamme gialle. 

L’udienza è continuata con l’ordinanza del tribunale per l’ammissione dei mezzi di prova, con cui si è chiusa la fase preliminare. Il processo infatti si avvia alla fase dibattimentale con l’esame dei testi del pm Marco Bisogni. I primi a rispondere alle domande delle parti saranno due investigatori che hanno condotto l’inchiesta sugli affari illeciti che avrebbero avuto come centro nevralgico la discarica gestita dalla Sicula Trasporti – oggi sotto amministrazione giudiziaria – di cui sono titolari i  fratelli Antonello e Salvatore Leonardi, entrambi imputati per associazione a delinquere finalizzata a diversi reati ambientali. Un altro filone investigativo, che ha portato a delle misure cautelari reali, ha riguardato anche il settore immobiliare curato dal gruppo Leonardi. 

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26 Giugno 2021, 20:10

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